Venerdì di Quaresima ricette della tradizione calabrese: “vajanelli jarli”.
di Maria Lombardo
I peperoni secchi
fritti o vajanelli jarli, come si chiamano in Calabria,
si friggono in padella con dell’olio e secondo la preparazione che
trovate di seguito, dopo averli fatti seccare al sol leone dei mesi estivi.
I peperoni per
essere essiccati correttamente vengono infilzati dal picciolo con un ago in
cui viene infilato uno spago, così da ottenere una vera e propria collana di peperoni,
la così detta “suria i vajanelli”, dai colori sgargianti, di un rosso accesso,
che nei tempi addietro adornavano i muri delle case e le finestre dei poveri
contadini.
I peperoni da seccare vengono
esposti al forte sole dei mesi estivi e ritirati in
casa la sera, per fare in modo che non assorbano umidità. Una volta pronti
i peperoni
secchi o vajanelli jarli, chiamati anche
verso Catanzaro zafarana, o pipi oppure
ancora pipi crusci si
conservano per lungo tempo e possono essere utilizzati sbriciolati per condire
uova fritte o addirittura pasta, alla maniera contadina di un tempo, oppure per
preparare le patate rosse
alla “Sant’angiulisi”.
Ingredienti:
peperoni secchi – olio d’oliva – sale
Preparazione dei peperoni secchi fritti o
vajanelli jarli
Dopo aver fatto
seccare al sole i peperoni, puliteli con un canovaccio asciutto e fateli a metà
con le mani – preferibilmente nel senso della lunghezza – eliminate parte dei
semi presenti al loro interno ed il picciolo.
Ora, mettete
dell’olio di oliva in una padella, fatelo scaldare e fatevi friggere i peperoni
aiutandovi con una forchetta e stando molto attenti a non romperli – poiché una
volta secchi i peperoni sono particolarmente fragili – per circa tre secondi
per lato (per non rischiare di farli bruciare).
I peperoni secchi
fritti una volta pronti aumenteranno di volume. A questo punto metteteli in
piatto fondo, salateli, mescolateli con una forchetta e lasciateli raffreddare
– così diventeranno croccanti e friabili.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!