La tradizione dei cesti di Fossato Serralta ( CZ)



foto Sergio Straface



 di Maria Lombardo 


I cestai fossatesi furono abili artigiani capaci di ricavare dal legno sporte e cesti. Arte questa che si tramandava di generazione in generazione fin dai tempi della Magna Grecia artigiani questi prima a produrre sporte e poi specializzarsi nelle ceste. Per produrre delle  sporte durature si sceglieva il pino della Sila, gli artigiani fossatesi partivano per i boschi della Sila la seconda domenica dopo Pasqua e comunque dopo la festa di San Francesco di Paola, protettore di Fossato Serralta. Qui evidentemente sostavano diversi giorni, giorni necessari per tagliare alberi e sezionare tronchi. Così, rientrati in paese, gli artigiani fossatesi presso le loro botteghe o magazzini, detti catoi, scortecciavano i tronchi di pino già sezionati lavorando la parte esterna per ricavarne delle tegole. Il loro segreto sfruttare la venatura del legno! Immergevano poi i fasci di legno in acqua per renderli malleabili e poi intrecciare. Durante il Regno di Napoli le sporte realizzate dagli artigiani di Fossato Serralta furono molto apprezzate. Le attività legate a quest’antico mestiere costituivano in quel tempo le principali risorse economiche del paese. Risorse economiche che permisero ai fossatesi di vivere dignitosamente fino la seconda metà dell’ottocento. Per intenderci era questo un periodo in cui non esistevano ancora plastica e cartone. Si passò ai cesti e che maestria possedevano i cestai fossatesi tanto che divennero famosi ovunque , alcuni cesti erano talmente belli e preziosi da costituire elementi essenziali della dote delle promesse spose. Particolarmente richiesti erano i famosi cestini per conservare le crocette di fichi secchi. E ancora, cesti per conservare fiori, pacchi per imballaggio, pacchi postali e quelli per confezionare abiti da sposa o comunque stoffe e velluti. Ma anche questo comparto si affievolì!


Commenti

Post popolari in questo blog

Le paste Gioiosane un dolce tipico di Gioiosa Jonica: venite a gustarle in Calabria!

La Riganella è un dolce del rituale pasquale, tipico delle comunità d'origine albanese

” U SACCHIETTU” di Longobucco (CS)anticipiamo il Capodanno Calabrese!