La lemoncetta locrese è una varietà di lime dolce
di Maria Lombardo
Originaria della Calabria e in particolare della zona jonico-reggina tra Locri e Siderno. Agrume antico e quasi scomparso, che ha una storia affascinante e un grande potenziale agroindustriale. La ricerca che lo ha riportatato alla ribalta ha dimostrato che la lemoncetta locrese è la stessa specie di un altro agrume, noto a Napoli come “limmo”, che era usato fino a qualche decennio fa per la produzione di un profumato liquore chiamato “quattro agrumi”, insieme a limone, arancio e mandarino.I riferimenti storici al limmo napoletano risalgono al ‘700, quando era apprezzato dalle famiglie nobili per le sue proprietà aromatiche e digestive. Tuttavia, questo agrume è andato progressivamente in disuso e si è quasi estinto, a causa della scarsa resa produttiva e della competizione con altre varietà di lime più diffuse. In Calabria invecesi è conservata grazie alla biodiversità del territorio calabrese, dove è stata coltivata da piccoli agricoltori per uso domestico. La lemoncetta locrese si presenta come un frutto di piccole dimensioni, di forma ovale e con una buccia sottile e liscia, di colore giallo-verde. La polpa è succosa e dolce, con un basso contenuto di acido citrico e una elevata concentrazione di flavonoidi, composti organici volatili e composti chirali, che le conferiscono un aroma e un sapore unici.Rappresenta una risorsa preziosa per il rilancio dell’agrumicoltura locale e per lo sviluppo di nuovi prodotti agroalimentari di qualità. Può essere utilizzata per la produzione di liquori, marmellate, sciroppi, canditi, salse, bevande e integratori alimentari, sfruttando le sue proprietà organolettiche e nutrizionali. Inoltre, la lemoncetta locrese può avere applicazioni nel settore cosmetico, farmaceutico e biotecnologico, grazie alla presenza di sostanze bioattive con potenziali effetti antiossidanti, antinfiammatori, antimicrobici e neuroprotettivi.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!