"Il Maio di San. Cataldo", Protettore di Cariati (CS): candidato a bene immateriale UNESCO.
di Maria Lombardo
L’8 settembre di ogni anno si può ammirare questa bella tradizione! Il Maio
è composto dai cosiddetti "Fusidd", a base di uova e farina, viene
realizzato da persone esperte nella manodopera, e viene offerto in onore al Santo
Protettore, da famiglie per grazie ricevute, dove poi, viene messo all'asta e il
ricavato viene offerto al Santo Protettore per la realizzazione della sua festa
che si festeggia ogni anno il 10 Maggio. La tradizione si tramanda da generazione
in generazioni...!!! Le storie di una tradizione culturale magnogreca. I
rituali pagani riferiti a Demetra, protettrice dell’agricoltura che veniva
ringraziata per la prosperità del raccolto. È intriso di identità, rituali e
simboli il Rito del Maio, quasi scomparso in tutta la Calabria ma sopravvissuto
in alcuni paesi, tra i quali Cariati, che lo celebrerà Domenica 8 Settembre, in
occasione della Madonna delle Grazie. Il Maio è un ex voto, una struttura
considerata sacra, trofeo della devozione del popolo, i cui elementi, connessi
al culto di Demetra, persistono ancora oggi e appaiono durante feste religiose singolari,
da marzo ad ottobre.È caratterizzato da un tronco di pino alto 5 metri che
viene scorticato e deramificato. Il fusto viene poi avvolto con foglie di mirto
che serviranno per alloggiare i bastoncini di legno dove verranno appesi i fusilli
di S.Cataldo e ulteriormente fissati con lo spago. Sulla cima si erge un antico
arcolaio decorato con nastri, rose rosse e un gallo, simbolo di rinascita. Per
renderlo ancora più ricco si aggiungono i guanti, un fritto tipico dalla forma
circolare. La parte ornamentale, fatta di taralli, viene venduta dopo aver accompagnato
il Santo in processione, il ricavato sarà poi donato alla Chiesa. I maii realizzati
nei laboratori creativi sono stati già esposti a Longobucco in occasione della
festa di San Domenico (4 agosto) e a Bocchigliero durante la Festa di San Rocco
(21 agosto).
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