Il pane di Cerchiara di Calabria


 di Maria Lombardo

Paesino nel centro del Parco Nazionale del Pollino, Cerchiara è da sempre nota come il paese del pane, dove da generazione in generazione panificare è un’arte praticata esclusivamente da donne. Custodi dell’antica ricetta, per la cura che sempre hanno manifestato per la pratica, le donne di Cerchiara impastano il pane a mano, proprio come si faceva una volta, per dare vita ad un pane rotondo, che presenta una specie di gobba laterale, detta rasella, risultato dell’impasto che viene ripiegato su stesso. Caratteristica che rende il pane di Cerchiara subito identificabile.  Il lievito madre grazie al quale viene preparato è tramandato nelle famiglie da generazioni, curato costantemente per far sì che la tradizione non venga interrotta. Dopo l’impasto e la lievitazione fatta avvenire in larghi cassettoni di legno, per sei ore, il pane viene messo in forno alimentato con legna di castagno, faggio e quercia, il quale raggiunge i 300°, e rilascia il calore utile alla cottura, che dura qualche ora. Il risultato sarà una pagnotta dalla crosta dura e friabile, dall’interno compatto ed elastico, con la sua inconfondibile gobbetta laterale. Per scoprirne di più leggete il mio pezzo nel blog sull’accostamento di questo pane e la nutella.

 


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