Pizzi c’u l’ova di Amantea (CS): dolce antico della Pasqua.



di Maria Lombardo



Sicuramente è un dolce molto antico ed è anche quello più prodotto nel periodo pasquale. Un dolce molto sostanzioso che era un alimento oltre che un dolce.  Col tempo però anche le belle e dolci tradizioni sono scemate per lasciare il posto ad altri gusti raffinati ed elaborati. Ora però sono ritornati questi dolci rozzi ma dei nostri luoghi. E’ un dolce di grandi dimensioni e peso e di variegate forme (treccia, pagnotta, corona, ecc,). in alcune forme è presente un uovo intero col il guscio. La preparazione avviene nelle case; le varie forme in grandi vassoi  vengono portate al forno ove avviene la cottura. Generalmente permangono negli stipetti di cucina oltre il periodo pasquale finendo per essere consumati a colazione. 
 Ecco cosa serve:
6 kg di farina
25 uova
Un kg e mezzo di zucchero
Mezzo kg di strutto
250 grammi di lievito di birra
1 litro e un quarto di latte
Uova bollite quante ne servono

 Andiamo ora alla preparazione sbattete le uova con lo zucchero, sciogliete a bagnomaria lo strutto e mischiatelo alle uova. Riscaldate il latte e sciogliete il lievito di birra e tuffate il tutto nelle uova e zucchero, ora mettete la farina piano piano! Formate un bel panetto e benedicetela. La paste deve riposare in una cesta e coperta per farla lievitare, quando la pasta è pronta si fanno le forme  e si mettono le uova bollite. Volendo attenzione si possono far lievitare ancora e vanno in forno a 140°, ccu lla bona saluta!



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