Pasta e siccia rito del giorno di san Giuseppe a Pizzo Calabro


 di Maria Lombardo

Un tipo di pesca per catturare le seppie usata dai pescatori e che ora viene sempre meno praticata era (ed è, ancora per pochi) quella di utilizzare la seppia femmina come esca (cu ‘a sìccia fimmana)! Ammagliata tra le reti e riconosciuta femmina perché il colore delle pinne è uniforme, mentre il maschio presenta un sottile contorno bianco, si praticava un foro nella parte posteriore e da qui si legava con il filo di nylon (filu ‘i Spagna). Attaccata a questo filo, lasco un metro e mezzo circa, si lasciava in acqua mentre la barca andava lenta in un tratto di mare tra la scogliera e il largo e, se vi erano dei maschi, questi, attratti dalla femmina, essendo nel periodo fecondo, si attaccavano in un abbraccio amoroso. Una volta attaccati, con un retino si issavano entrambi a bordo, il maschio si staccava e si metteva in un secchio mentre la femmina si ributtava in acqua per una nuova pescata. Una femmina poteva pescare anche trenta quaranta maschi. A Pizzo, nella giornata di San Giuseppe era, e per tanti lo é ancora, usanza di mangiare pasta con la seppia.
Una storiella, che un tempo si raccontava, narra di un personaggio che non avendo la possibilità di mettere a tavola questa prelibata pietanza (ricordiamo che ‘a siccia viene anche chiamata “sbrigogna mugghjèri”, per quanto cuocendo si riduce) per far vedere ai vicini che anch’egli avesse osservato la tradizione, si 
sporcò le labbra di nero con un tizzone.

Pasta e siccia sa’Giuseppi
‘sta jornata vozzi ed’eppi
e cu siccia no’ trovàu
cu’ tizzuni s’arrangiàu!

Vi insegno a fare pasta ca siccia!

400 grammi seppia

  • olio d'oliva

  • 2 spicchi aglio

  • peperoncino

  • mezzo bicchiere vino bianco

  • prezzemolo

  • 200 grammi spaghetti


Pulite le seppie che si puliscono allo stesso modo dei calamari. Fate attenzione a staccare la sacca con il nero che si trova all’interno della testa. Io la faccio staccare sempre al pescivendolo!  Lavate la seppia e tagliatela a pezzetti.

In una padella dal fondo largo versate un giro di olio d’oliva e aggiungete l’aglio e il peperoncino.Non appena l’aglio comincia a soffriggere aggiungete la seppia a pezzetti e rosolatela per un paio di minuti. Sfumate col vino bianco!Aggiungete il sale, un mestolo di acqua calda e il trito di prezzemolo. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fiamma media per 15-20 minuti circa. I tempi di cottura dipendono dalla grandezza delle seppie, se sono piccole e tenere cuociono in pochi minuti. Quando le seppie saranno cotte, prendete la sacca con il nero e rompetela direttamente in padella. PRIMA di aggiungere il nero eliminate l’aglio e, se volete, tenete da parte qualche pezzo di seppia in bianco per decorare. Intanto cuocete gli spaghetti e quando mancheranno 2-3 minuti alla fine della cottura trasferiteli nella padella con il nero di seppia. Mescolate aggiungendo acqua di cottura all’occorrenza.


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