Il Pecorello bianco è una rarissima varietà di uva coltivata solo in Calabria.
di Maria Lombardo
Tra le province di Catanzaro e
Cosenza, sul versante tirrenico viene coltivato questo vitigno conosciuto dai
Magno Graeci. E’ una varietà capace di generare vini dai sentori fruttati,
pieni e morbidi al gusto. Proprio perché considerato un vitigno minore intendo
parlarne ed invitare all’assaggio! Cultivar a bacca bianca presente soprattutto
nella provincia di Cosenza e noto localmente a partire dalla fine del 1800. Tra
i suoi sinonimi c’è anche “Pecorino“, ma questo non deve far pensare a
parentele col vitigno Pecorino conosciuto in centro Italia, essendo una varietà
completamente diversa. Il Pecorello è quindi un vitigno calabrese a tutti gli
effetti, riconducibile con tutta probabilità al Greco della zona di Rogliano,
in provincia di Cosenza. Il Pecorello viene descritto per la prima volta in
Calabria a fine Ottocento, anche la sua presenza in zona forse è più datata.Il
grappolo è medio, cilindrico o conico, semplice o alato, da spargolo a
leggermente compatto. Gli acini sono piccoli o medi, sferoidali, con buccia
pruinosa, spessa, consistente, di colore blu-violetto.Le caratteristiche del
vitigno sono uniche al mondo, nel suo DNA non si sono trovati molti incroci,
anzi pare una razza quasi purissima. La vendemmia avviene tra la terza e la quarta
settimana di Settembre, l'acino è ricco di terpeni, terpeni molto particolari
che rendono poi il vino intrigante senza rientrare nelle categorie aromatiche.Detto
questo, penso e spero di aver dato una idea chiara di cosa rappresenti oggi il
Pecorello Calabrese, un meraviglioso vitigno autoctono dalle capacità e
caratteristiche uniche, destinato a diventare sicuramente un autoctono di
pregiata importanza. Degusta tranquillamente questi vini calabrese a casa tua e
fami sapere cosa ne penso, vedrai che resterai molto sorpreso. Salute e viva la
Calabria !!
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!