Carfizzi (KR) e la tradizione dei mostaccioli per la festa di Sant’Antonio: “i mastacogi”
di Maria Lombardo
Oggi siamo a Carfizzi, piccolo paese di origine albanese,
dove nel forno della signora Pina Avena, si preparano i Mostaccioli di
Sant’Antonio, un dolce semplice fatto di miele e farina. Pina è definita la
maestra dei Mostaccioli, custode di antiche arti, e come una tessitrice ricama
dolci che difendono la propria identità e la propria storia. Con i Mostaccioli
si augura gioia e fortuna, in particolare, quando nasce una bambina, in suo
onore viene preparato il mostacciolo a forma di aquila bicipite, emblema di
Giorgio Castriota Skanderbeg e del popolo albanese. Quando invece nasce un
maschietto, per lui viene preparato un mostacciolo a forma di cavallo, simbolo
di forza e di coraggio, per ricordare le origini guerriere del popolo albanese.
I Mostaccioli vengono preparati anche per la festa di Sant’Antonio, Patrono di
Carfizzi. Le persone guarite dal Santo, per qualche problema di malattia
fisica, preparano in suo onore il Mostacciolo che avrà la forma della parte
guarita. E così vediamo ancora oggi altari che traboccano di fegati, teste,
braccia, gambe, bambini e bambine in miniatura, ecc. I Mostaccioli vengono poi
distribuiti a tutta la comunità alla fine della celebrazione del rito e della
festa, il 13 Giugno.
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