La Grotta azzurra di Pizzo Calabro (VV)





di Maria Lombardo
Il bellissimo centro turistico di Pizzo si trova adagiato su un suggestivo costone tufaceo che in tempi non sospetti veniva coltivato in cave e poi usato per costruzione. Cave di epoca romana non vi è dubbio che sono visibili anche a mare. E’ chiaro che il tufo è molto friabile e col tempo sgretolandosi crea delle grotte molto suggestive. Effettivamente a Pizzo è possibile trovare due grotte del genere una più piccola ed una più grande, quella più suggestiva è la Grotta Azzurra peccato che la sua rientranza è stata ostruita mentre si ristrutturava il quartiere Carmine. Malgrado la crescita della macchia mediterranea la bocca della grotta è riconoscibilissima e le sue acque in questo angolo cristalline. Un tempo questa grotta era una delle tappe principali del turismo Napitino, le barche entravano ed uscivano e potevano sostare all’interno anche due “navigli”. I suoi tre metri di profondità permettevano di ammirare un blocco tufaceo dove si nascondevano cefali e spigole ma anche aragoste e murene. Ed i colori ed i riflessi cerulei non hanno nulla da invidiare alle grotte della costiera amalfitana e sorrentina. Peccato che oggia sia chiusa al turismo! La grotta più piccola è detta dei Buoi per l’eco che il vento produce nella grotta questo anfratto è grande ed inesplorato e si raggiunge solo via mare ma anche via terra dopo aver fatto qualche bracciata a mare. Che territorio magico! Esisteva però anche la grotta del Palombaro che attualmente è crollata ma la sua memoria è impressa nelle vecchie cartoline. Tra queste meraviglie naturali è possibile praticare tutti gli sport subacquei ed anche la pesca, attenzione però per godere dei cospicui frutti dei flutti napitini aspettate primavera o autunno, qui è sempre estate!

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