Il ballo del “cavalluccio” pirotecnico:Calabria folkloristica.



di Maria Lombardo



Per assistere a questa bellissima tradizione si deve attendere le feste patronali di paese.  Purtroppo non è praticata molto, perché ballare “u ciucciu” è arte e mancano ballerini capaci e temerari! Il cavalluccio, fatto di canne rivestite con carta velina colorata, è montato dalla “regina” (un fantoccio con la corona in testa). Il fuochista-ballerino colloca a mo’ di rete elettrica, sullo scheletro del cavalluccio, i cilindretti di carta colorata che contengono la polvere pirica. Lo spettacolo ha inizio quando si sentono le prime note della polka siciliana o della tarantella. Il pubblico si dispone a cerchio. Uno spettatore accende il sigaro del cavalluccio che si trova sulle spalle del fuochista. Il destriero inizia a sputare fuoco sulla gente e i petardi scoppiano uno dopo l’altro mentre il ballerino continua la sua danza. In poche righe ed usando le parole del web ho cercato di rendere l’idea.  C’è però una parte di Calabria che lo chiama “Ballu du Camiddhu” (Ballo del Cammello): una struttura realizzata in canna di palude, originariamente con la forma di un cammello e successivamente con la forma di un asino. Ad annunciare la fine del ballo è il camiddhu stesso, che dopo aver esploso i petardi dalle varie parti del corpo, alla fine li esplode velocemente dalla "coda", che gira vorticosamente. Il significato del Ballu du Camiddhu è l'esorcizzare e ricordare la cacciata dell'invasore turco dai territori della Calabria, dopo vari secoli di dominazione che portarono alla sottomissione e povertà delle popolazioni locali: il cammello, infatti simboleggia tale popolo e la sua "morte" tramite i fuochi pirotecnici durante il ballo, allegoricamente conferma la cacciata e quindi la sconfitta dell'invasore turco dalle terre calabre.A Seminara, ci racconta Domenico Spinella, si esce anche con lo Scavuzzu, lo schiavetto, uno strano personaggio nero, un moretto in groppa ad un cammello. Lo Scavuzzu segue il corteo dei giganti che sono preceduti a loro volta da un fantoccio di un cavallo che apre il festoso corteo processionale. Una cosa è certa costruire questo manufatto ha riti propiziatori e deve essere fatto da artigiani esperti, fuochisti che tramandano a familiari le esperienze e le informazioni necessarie. Al ritmo dei tamburi il cammello si muove e si agita, guidato ad arte dal cammellaio, mentre girandole e fuochi d'artificio esplodono tutt'intorno. La manifestazione è di efficacia spettacolarità, in relazione soprattutto al grande coraggio del cammellaio che in tale incarico non è scevro da grossi rischi, essendo a contatto diretto con polvere pirica che esplode tutt'intorno.

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