Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2025

UNA STORIA DI AMORE E DI MORTE:MARCO BERARDI E GIUDITTA DI SAN SISTO

Immagine
di Maria Lombardo  Un episodio che mi ha interessato e molto emozionato è la triste vicenda di due giovani calabresi, Marco Berardi e Giuditta nella Calabria della gravissima dominazione spagnola.Quella spagnola è stata la peggiore delle dominazioni straniere che nel corso dei secoli si sono succedute in Italia e nel Sud. Siamo nel XVI secolo, un secolo drammatico anche per la presenza della Santa inquisizione cattolica che con feroce accanimento perseguiva gli eretici e per lo strapotere dei baroni che si impossessavano impuniti delle terre silane , cacciando la povera gente dai godimenti degli "usi civici". In questo contesto, un fenomeno a parte riguarda l'eresia religiosa dei Valdesi. Questi erano seguaci delle idee pauperistiche di Pietro Valdo, un mercante provenzale che , convertitosi, predicava il ritorno della Chiesa alla povertà evangelica; per queste idee furono dalla Chiesa perseguitati e costretti a scappare dalle valli dell'alto Piemonte e trovare rifug...

Oggi liquore crema alla menta e rosolio di menta

Immagine
 di Maria Lombardo Ingredienti: 25 foglie di menta 500 ml di alcool 1 litro di latte 1 kg di zucchero Il liquore crema di menta, ottimo ghiacciato da bere nelle calde notti estive. Un liquore cremoso da conservare nel reparto del ghiaccio, ottimo come fine pasto, ma vi consiglio di provarlo anche su un buon gelato al cioccolato. Se vi piace la menta, e fare i liquori in casa, provate anche il liquore alla menta glaciale Preparazione: Lavate le foglie di menta ed asciugatele tamponandole con un panno pulito. Mettete le foglie di menta in un barattolo a chiusura ermetica, unite l’alcool e lasciate in infusione per 5 giorni. Trascorsi i 5 giorno versate il latte in un tegame, unite lo zucchero e portate a bollore. Fate sobbollire a fuoco lieve per circa 5 minuti. Fate raffreddare ed unite l’alcool con le foglie di menta. Filtrate e imbottigliate. Conservate il liquore in congelatore.

La saga dei fratelli Stagliano': Nicola combatte' per l'Italia, Frank per l'America

Immagine
 di Maria Lombardo Il fratello nato in Italia rischio' di uccidere il fratello nato in America, e viceversa. Non è una tragedia greca ma la storia vera di quando gli emigranti eravamo noi, i neri di quel tempo, italiani ammassati su vascelli a vapore, partiti per terre lontane dove non trovammo strade lastricate d'oro, ma pregiudizi, razzismo, perfino linciaggi e lavoro spesso a livello di schiavi.I due fratelli Frank e Nicola Stagliano' difficilmente si sarebbe riconosciuti se nel maggio del 1943 si fossero trovati, armati, uno di fronte all'altro. Frank, sergente dell'esercito americano, era nato nel 1911 a St. Johnsville (NY).Nicola, soldato semplice, mitragliere, dell'esercito italiano, era nato, nel 1915, a Chiaravalle Centrale (Catanzaro) dove i suoi genitori erano tornati pochi mesi prima della sua nascita.Nel 1927 Frank, visto che in Calabria la vita era grama e senza prospettive, decise di tornare in America.Lui aveva 16 anni, il fratello Nicola, res...

Negli anni Cinquanta si assiste in Calabria a un grande successo del cinema ma anche a numerosi stereotipi che la Regione deve subire.

Immagine
 di Maria Lombardo Già durante il fascismo i calabresi andavano in massa a vedere i film che si proiettavano nelle piazze: gli operatori dell’Istituto Luce arrivavano con un furgone, sistemavano un telone bianco sulla facciata di una casa e proiettavano pellicole di propaganda del regime. Nel dopoguerra le sale cinematografiche erano sempre affollate e molti spettatori, a volte costretti a stare in piedi, visionavano una pellicola anche due o tre volte. In Calabria vennero girati i primi film nell'inverno del 1949 a San Giovanni in Fiore fu girato Il lupo della Sila e per diversi giorni gli abitanti ebbero occasione di vedere attrici e attori famosi come Vittorio Gassman, Amedeo Nazzari e Jaques Sernas. La simpatia e le attenzioni dei giovani sangiovannesi era tuttavia rivolta alla bellissima Silvana Mangano, la star reduce dallo straordinario successo di Riso amaro. Il film, diretto da Coletti, su soggetto di Steno e Monicelli, voleva avere una impronta realista e una sensibilità ...

La Madonna di Maggio (’a Madonna e Majiu), così è chiamata l’Immacolata Concezione a Grimaldi (CS)

Immagine
 di Maria Lombardo Si festeggia solennemente la terza domenica del mese e che è la protettrice del piccolo centro del Savuto.  La profonda devozione per la Vergine nasce da una serie di drammatici avvenimenti, durante i quali la sua invocazione sarebbe stata provvidenziale. Pare, che in più occasioni, la Madonna abbia protetto il paese e la sua gente da pestilenze e altre calamità.Quando, nel 1709, un morbo contagioso colpì il piccolo centro di Grimaldi, seminando morte e afflizione, nell’invocarla, i fedeli fecero voto di celebrarla, annualmente, oltre che l’8 dicembre, anche la terza domenica di maggio, con processione, lumi e messa cantata. Ma l’ausilio mariano è una costante che affonda le sue radici nella notte dei tempi.  Si narra, tra le altre cose, che in mezzo alle rovine del terremoto del 1638, che distrusse il vecchio abitato, fu trovata intatta una statua dell’Immacolata, che i grimaldesi sopravvissuti al sisma trasportarono in quello che oggi è il nuovo p...

La minestra estiva calabrese: l'imperdibile “ pasta chi tasji”

Immagine
 di Maria Lombardo La ricetta originale si prepara con le foglie tenere delle zucchine lunghe e strette di un colore verde chiaro delicate. Le primizie sono già sulle tavole! E' un piatto palermitano che a casa mia si faceva e si fa ancora portato a noi dalla mia bisnonna Rosalia Staropoli. La mia ava era palermitana! Tantissimi amanti della pasta con i tasji provano a coltivare la pianta poiché non si trova nelle frutterie., Sembra quasi un ossimoro, “minestra” ed “estate” farebbero un po’ a pugni nella stessa frase ma la natura ha sempre una buona motivazione, come in questo caso! E’ infatti un piatto rinfrescante, ricco di vitamine e sali minerali. 1 mazzetto di tasji freschi  (circa 8 “rametti”) 400 g pomodori pelati 1 spicchio aglio 2 cucchiai olio extravergine d’oliva q.b. sale 250 g spaghetti q.b. ricotta salata  (a piacere) Per prima cosa dovrai pensare a preparare il “sughetto” di p...

La leggenda di Zeus, gli aquilotti e la creazione di Scilla

Immagine
 di Maria Lombardo Una storia di amore, vendetta e rimpianto che risale al tempo degli dei dell'Olimpo. Non molti conoscono il mito di Zeus e gli aquilotti, una storia che ha avuto luogo nella splendida Scilla.Si narra che un giorno, mentre Zeus era intento a osservare la bellissima Scilla immergersi nelle acque del tirreno, la sua vista fu offuscata da un imponente stormo di aquilotti. Egli indignato da questa presenza, ordinò subito agli aquilotti di spostarsi. Questi non ne vollero sapere, e continuarono a volare sempre più in alto, ponendosi tra il dio e la ninfa.Zeus, con tutta la sua rabbia punì i piccoli volatili colpendoli con uno dei suoi strali. Immediatamente si accorse, che una volta scomparsi gli aquilotti il sole non illuminava più Scilla, la quale, terminato il suo bagno, cominciava ad andarsene.Il dio decise di trasformare, per vendetta, gli aquilotti in delle cagnette, scaraventandone i corpi nel mar Tirreno, in balia di correnti e onde.L’aquila madre tornata al ni...

Sapete che l'antipapa era calabrese: Giovanni Filogato da Rossano (CS)

Immagine
 di Maria Lombardo Giovanni XVI, esercitò il suo potere per soli dieci mesi e tra i suoi primi atti di governo vi fu l’abbandono volontario del suo potere temporale. Operò tra il 997 al 998, fu salvato proprio da San Nilo che a 90 anni si recò a Roma per salvare da morte sicura Giovanni Filogato, senza tuttavia spuntarla, poiché la sua istanza di grazia venne, sciaguratamente, rifiutata. Ma come giunse il Rossanese al soglio di Pietro? Fu Abate di Nonantola, poi Vescovo di Piacenza, segnalato da numerosi scrittori tra cui anche Elia D’Amato, che in una breve descrizione della Città di Rossano lo elenca tra i suoi uo­mini illustri. Di famiglia umile con origini greco-bizantine. Nacque a Rossano, in Calabria, all’incirca nella metà del X secolo. Sin dalla sua tenera età si avvicinò alla rigorosa vita del cenobio in uno dei numerosi monasteri presenti allora a Rossano. Si accostò, con la propria vocazione religiosa, agli insegnamenti e all’esempio dell’abate Nilo, fonda­tore, in se...

Il Dolce Divino Amore Calabrese: Scopri il Segreto del Divino Gusto

Immagine
 di Maria Lombardo  Il divino amore dolce calabrese è un connubio di tradizione, passione e gusto che rende la cucina calabrese un’esperienza unica e indimenticabile.  Il segreto del divino amore dolce calabrese risiede nella combinazione di sapori unici. Questo connubio di tradizione e passione per la gastronomia rende la cucina calabrese una delle più apprezzate in Italia e nel mondo, una vera delizia per il palato e un viaggio alla scoperta delle meraviglie del territorio calabrese. Il divino amore dolce calabrese, essendo un prodotto tipico e di nicchia, può essere difficile da trovare al di fuori della Calabria. Il divino amore dolce calabrese è un prodotto che contiene ingredienti tradizionali, come la frutta secca o candita e lo zucchero.A causa della presenza di ingredienti freschi e naturali, il divino amore dolce calabrese ha una durata di conservazione relativamente breve rispetto ad altri dolci confezionati o industriali. Questo potrebbe comportare l’obbligo d...

Oggi visitiamo l’Antica Filanda Filardi a Civita (CS)

Immagine
 di Maria Lombardo  L’Ecomuseo dell’Antica Filanda di Civita, lungo il fiume Raganello, è un complesso di archeologia industriale tessile che ha funzionato, per lungo tempo, sfruttando l’energia idraulica prodotta dal salto d’acqua di due grosse vasche. L’opificio ha un notevole valore storico, sia per le implicazioni socio-economiche che la sua attività ha avuto sulla comunità di Civita, sia per il rapporto col sistema produttivo rurale nell’area del Pollino. Il Museo della Filanda Filardi, introduce il visitatore alla conoscenza dell’antica arte manifatturiera della lavorazione della lana, che a Civita ha avuto una funzione sociale importantissima. L’edificio è strutturato in tre ambienti: l’ex depuratore cittadino, che funge da zona di accoglienza e biglietteria; gli ambienti dell’opificio, che costituiscono il cuore del museo, dove è possibile vedere l’intero ciclo produttivo, grazie al recupero integrale dei macchinari e degli utensili che ne consentivano lo svolgimento; ...

LA DOTE E IL CORREDO...C'era una volta la Calabria

Immagine
 di Maria Lombardo  La dote, che era costituita dalla “roba” (case, terreni, proprietà, argenti ecc.) o da denaro contante. Infatti fino al 1975 la dote era un bagaglio indispensabile e obbligatorio per la sposa e un onere necessario per padri e fratelli: non averli era per una donna una vera e propria tragedia, un ostacolo nel trovare un marito. Ovviamente la dote era proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo status sociale dello sposo a cui veniva concessa. Dopo le nozze la dote non diventava di proprietà dello sposo ma era da lui soltanto gestita: alla sua morte la dote veniva restituita alla moglie che da quel momento era libera di disporne. Se invece moriva prima la moglie, senza aver messo al mondo dei figli, il marito era tenuto a restituire la dote alla famiglia della sposa. Per quanto riguarda il corredo, in passato per ogni figlia femmina si cominciava il ricamo delle stoffe sin da quando queste erano bambine: ciò avveniva in tutte le famiglie...

Marmellata nespole provatela!!!!!!!!!

Immagine
 di Maria Lombardo INGREDIENTI: 1,250 kg di nespole (denocciolate e private della buccia e della pellicina interna) 2 limoni (succo e buccia) 500g di zucchero di canna 1/2 mela (per la pectina) 1/2 cucchiaino di cannella 1 baccello di vaniglia PROCEDIMENTO: Lavate con cura le nespole, togliete il nocciolo, sbucciatele e tagliale a piccoli pezzetti.  In una pentola capiente versate i frutti, lo zucchero e il succo del limoni insieme alle bucce. Aromatizzate con la vaniglia a vostra disposizione. Lasciate cuocere per circa 30 minuti a fuoco basso, mescolando spesso.  Frullate il tutto con un mixer ad immersione e cuocete per un'altra decina di minuti. Per riconoscere il giusto punto di co...

Il Gilò di Belvedere Marittimo (CS)

Immagine
 di Maria Lombardo Un gioiello della tradizione agricola locale: il Gilò. Questo antico ortaggio, noto anche come “melanzana rossa”, è un simbolo della cultura e della gastronomia di questa affascinante cittadina tirrenica. Coltivato da generazioni, questo ortaggio è stato un elemento fondamentale della dieta locale, apprezzato per il suo sapore unico e le sue proprietà nutritive. La sua coltivazione è stata tramandata di padre in figlio, mantenendo viva una tradizione che rischiava di scomparire.Il suo colore rosso acceso e la forma allungata. Il suo sapore è leggermente amaro, ma con una nota dolce che lo rende perfetto per una varietà di piatti. Ricco di vitamine e minerali, è un alimento sano e nutriente, ideale per una dieta equilibrata.Celebrato e osannato nella cittadina grazie a eventi come l’International Street Food di Belvedere Marittimo, che si è tenuto dal 23 al 25 agosto 2024. Questa manifestazione, promossa dall’AIRS (Associazione...

Festa della Madonna di Capo Colonna ( KR)

Immagine
 di Maria Lombardo Una processione ogni anno, la terza domenica di maggio, ricorda il miracolo avvenuto secoli or sono. Il quadro della Madonna venne incendiato dai turchi approdati in città nel 1519. Ma non prese fuoco. I musulmani intimoriti buttarono allora il quadro in mare che arrivò dolcemente a riva e venne trovato da un pescatore.La processione si snoda per le vie cittadine e poi per la via per Capo Colonna di notte. Si parte all'1.30 e si arriva al santuario con le luci dell'alba: 12 km di cammino per la strada illuminata a festa, balconi con esposte le più belle coperte in onore della Madonna, preghiere e meditazione. Una volta arrivati, inizieranno le Sante Messe; poi, nel pomeriggio, la discesa in caletta verso il mare e il viaggio di ritorno in barca, con la suggestiva processione in acqua verso il Molo del Porto Vecchio di Crotone, dove ad attendere l'effige ci saranno migliaia di fedeli che la scorteranno fino alla Basilica.La festa della Madonna di Capoco...

Il Bosco dell'Archiforo dalla Calabria bellezza per tutti i gusti

Immagine
 di Maria Lombardo . Percorrendo la Tappa 9 della Ciclovia: Girifalco (446 m) – Serra San Bruno (798 m), nel Parco Naturale Regionale delle Serre , chi ha voglia di fare un’escursione a piedi partendo da Serra San Bruno può avventurarsi in uno tra i luoghi più belli e importanti dal punto di vista ambientale, paesaggistico e storico. Caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua e di una suggestiva foresta di abeti e faggi monumentali che convivono in un habitat che va dagli 800 ai 1000 mt di quota, il bosco è stato da sempre il centro economico di questo territorio grazie allo sfruttamento del legname, del granito delle carbonaie, delle neviere. La peculiarità del bosco è data dalla presenza dell’abete bianco, relitto dell’ultima glaciazione, un albero maestoso e molto resistente, un ecotipo tra i più pregiati in Europa che veniva utilizzato come albero di maestra delle navi e che qui sopravvive grazie al microclima delle faggete che lo proteggono. Passeggiando lungo qu...