Oggi vi porto al castello di Aiello (CS)
di Maria Lombardo
Il castello di Aiello è una fortezza che sovrasta il paese di Aiello Calabro e fu edificato su una struttura bizantina preesistente costruita per resistere alle scorrerie arabe della vicina Amantea che fu emirato. Nel 1065 il castello dovette resistere per quattro mesi a Roberto il Guiscardo, che perse nell'assedio due nipoti. In epoca sveva fu feudo di Riccardo di Salerno, cancelliere di Federico II di Svevia, e acquistò grande importanza, non più solo per motivi strategici, ma anche economici e sociali. Nel 1269 Aiello si ribelló a Carlo I d'Angiò ma perse la contesa e i ribelli catturati furono rinchiusi nel castello e puniti atrocemente, con l'estrazione di entrambi gli occhi o simili punizioni sanguinarie. Nel 1270 la guarnigione del castello di Aiello risultava la più numerosa della Calabria e la popolazione doveva pagare pesanti tasse per il mantenimento di un esercito così grande. Nel 1463 Ferdinando I d'Aragona concesse il feudo alla famiglia Siscar che mantennero il suo possesso e quello delle sue pertinenze (Serra d'Aiello, Lago, Cleto) fino al 1563, anno in cui lo vendettero ai Cybo-Malaspina. Durante l'occupazione francese, fu roccaforte aragonese e, per questo, subì l'assedio di Carlo VIII. Nel Cinquecento il castello di Aiello era uno dei più grandi e notevoli dell'Italia meridionale. Il suo progressivo abbandono fu determinato dai danni dei terremoti del 1638, del 1783 e del 1905. Negli anni Novanta è stata avviata la pulizia dell'area del castello e nel 2008 sono partiti i lavori di pavimentazione ed illuminazione della strada d'accesso, un suggestivo percorso scavato nella roccia tufacea. Del castello oggi restano solo alcune mura perimetrali e delle torri speronate, tuttavia originariamente doveva avere una pianta trapezoidale provvista di sole due torri, rivolte ad est e a nord, perché gli altri due lati sono già naturalmente inaccessibili. Nella parte superiore due porte di accesso erano controllate da un corpo di guardia e da un rivellino di forma circolare. La zona residenziale possedeva una cappella, cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, alcuni locali ed un grande cortile.
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