Ajivi duci fritti nta padeja chi pipi (olive dolci fritte in padella con peperoni)


 di Maria Lombardo

Innanzitutto vorrei ringraziare la rete delle mie lettrici che mi inviano le ricette tipiche delle loro zone per far conoscere la Calabria al grande pubblico. Siete tantissime! Oggi dalla locride mi giunge una ricetta ottobrina. Autunno, Ottobre, tempo di olive. Alla cucina si adattano molto bene le olive dolci, sono di varie razze, ma il modo migliore per consumarle è friggerle  nella mia zona questa è una ricetta che non si fa.Per la ricetta occorre abbondante Olio Extra Vergine di Oliva, qualche spicchio d’Aglio, un Peperoncino spezzato e sale fino. Fate tutto ad occhio! Si friggono entrambi sani, dopo averli lavari e molto ben asciugati. Parliamo di frittura, in effetti si tratta di una soffrittura in olio abbondante e molto caldo, quasi che si trattasse di una frittura; in quest’olio si è fatto imbiondire molto moderatamente l’aglio appena schiacciato e il peperoncino in due pezzi per poterli recuperare a metà cottura.
Si può procedere ad una frittura contemporanea, volendo lasciare il loro bel colore ai peperoni, solitamente procediamo separatamente, prima questi evidentemente e poi le olive; friggiamo entrambi fino all’appassimento totale, anzi se qualche oliva si disfa un pochino contribuisce ad insaporire l’olio, la parte migliore dell’intera preparazione, non sognatevi nemmeno di buttarlo via come si farebbe in una normale frittura.
Si servono salati un pochino abbondantemente ed irrorati del loro saporitissimo e profumatissimo olio. Il panino bagnato, direi inzuppato d’olio ed imbottito di peperoni, mangiato accompagnando con queste olive, credo sia una delle cose più goduriose che ci siano, provate per credere, con moderazione, danno assuefazione, difficilissimo e dolorosissimo distacco.

 


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