La “pennulara”: l’oliva calabrese unica al mondo
di Maria Lombardo
La Calabria è una terra ricca di storia, cultura e
tradizioni, ma anche di prodotti agricoli di qualità.Tra questi, spicca l’oliva
pennulara, una cultivar autoctona che cresce nell’alto crotonese, tra i comuni
di Caccuri, Cerenzia, Castelsilano e Cotronei.La pennulara è una varietà
antica, che risale al Medioevo, quando i monaci basiliani la introdussero nella
zona. Il suo nome deriva dal portamento pendulo della pianta, che produce
frutti allungati e neri a piena maturazione.La pennulara ha una duplice
predisposizione: da olio e da pasto. L’olio che se ne ricava è uno dei
componenti dell’Olio Extravergine di Oliva Alto Crotonese DOP, un prodotto di
eccellenza che si distingue per il suo fruttato intenso, con sentori di carciofo
ed erba sfalciata. Ma la pennulara non è solo buona, è anche salutare. Infatti,
diversi studi scientifici hanno dimostrato che questa cultivar ha proprietà
nutraceutiche, ovvero benefiche per la salute di chi la consuma. In
particolare, la pennulara è ricca di polifenoli, sostanze antiossidanti che
contrastano i radicali liberi e prevengono l’invecchiamento cellulare.Per
valorizzare al meglio questa risorsa del territorio calabrese, è nata
recentemente l’associazione dei produttori di olio di oliva pennulara, che ha
l’obiettivo di promuovere la qualità e la tipicità della cultivar, ma anche di
creare una rete tra le imprese agricole locali e di dare una nuova narrazione
per questa terra e le sue potenzialità.La pennulara è quindi un simbolo della
Calabria, una regione che ha saputo conservare le sue tradizioni e le sue
peculiarità, ma che guarda anche al futuro con innovazione e imprenditorialità.
Un’oliva da scoprire e da gustare, per apprezzare il sapore e i benefici di un
prodotto genuino e naturale.
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