"A pitta pizzulata"…la cucina contadina calabrese.
di Maria Lombardo
La “cucina povera” ha una tradizione antica, è quella del popolo, dei contadini,
delle classi povere; essa è espressione dell’arte della cucina che si mescola
con un’altra arte, ben conosciuta, quella di arrangiarsi. Comprende ricette preparate
con ingredienti semplici e genuini, secondo la tradizione calabrese, utilizzando
ciò che è disponibile in casa, compresi gli avanzi del giorno prima. Richiede
poca spesa e molta fantasia.La pitta pizzulata è una preparazione tipica della
cucina tradizionale calabrese e consisteste in una torta salata non lievitata
che si ricava da un impasto a base di farina, uova, pecorino grattugiato, sugna
e vino bianco. La pasta si stende in tortiera, si condisce con pomodoro, olio di
oliva e peperoncino piccante e si fa cuocere in forno.
Ingredienti per 6-8 persone
500 grammi di farina 00
75 grammi di sugna
2 uova
100 grammi di vino bianco
100 grammi di pecorino grattugiato
350 grammi di salsa di pomodoro
origano secco
sale fino
Procedimento
Impasta la farina con un pizzico di sale, le uova, il pecorino, la sugna precedentemente
disciolta a bagno maria o al microonde e il vino bianco. Lavora gli ingredienti
fino ad ottenere un impasto liscio e sodo. Copri con pellicola e lascia riposare
in frigo per 1 ora.Ungi una teglia da forno, stendi la pasta uniformemente, copri
con la salsa di pomodoro e cospargi un pizzico di sale e di origano. Cuoci la
pitta pizzulata in forno a 180 gradi per 25 minuti.
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