Arberia Calabra: Carfizi (KR) e la preparazione delle “Kucupe” con le uova rosse.
di Maria Lombardo
La civiltà arbereshe di Calabria rappresenta l’esempio di un popolo amante della libertà che ha trapiantato
e costruito su suolo italiano tutto il suo mondo, continuando a difenderlo nei secoli
dalle più svariate prepotenze. Siamo a Carfizi nel crotonese per raccontarvi l’attesa
della Pasqua nel “segreto” delle case. Si preparano dei dolci tipici pasquali,
tra i quali vi sono dei dolci di Pasqua,
prevedono la creazione di forme con le uova al centro,ma ciò che contraddistingue
le “Kucupe” di Carfizzi è il colore delle uova, che sono “rosse”. Le “kucupe” qui
hanno tendenzialmente una forma ovale, anche se non mancano le fantasiose forme
a colomba o a cestino,e sono decorate dalle uova rosse, che campeggiano sulla superficie.
Attenzione le uova si colorano solo con un colorante naturale. Usano la robbia che
reperiscono mesi prima! Ciò che serve di questa pianta è il suo rizoma, che va
essiccato e poi fatto a pezzettini. Da questa radice, infatti, si ottiene il colorante
per le uova, che verranno messe a bollire, con i pezzi di radice, fino a quando
non saranno diventate completamente rosse.Bisogna asciugare le uova e passarci sopra
un po’ di olio, che darà loro brillantezza.
Eccovi la ricetta tradizionale, poiché si tratta di una di quelle cose che vale
la pena tramandare e assaporare.
Ingredienti
20 uova
1 Kg di zucchero
20 cucchiai di olio
20 cucchiai di strutto
2 Kg di farina
1 limone grattugiato
Mezzo litro di latte
100 grammi di ammoniaca per dolci
2 bustine di lievito
Preparazione
Si comincia sbattendo le uova con lo zucchero a cui si aggiunge aggiunge della
buccia grattugiata di limone, dell’ammoniaca sciolta nel latte bollente e olio
(a volte si usa anche lo strutto). Al composto si aggiunge a poco a poco la
farina e il tutto viene lavorato ben bene affinché gli ingredienti si amalgamino al meglio.
A questo punto, il composto va lavorato dandogli la forma preferita e ponendo
l’uovo rosso sopra di esso.
Tradizionalmente si inforna nel forno a legna, ma si può fare anche in quello
da cucina a 200 gradi, fino a quando la superficie diventa dorata.
Buona Pasqua a tutti.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!