In Calabria mai mettere il pane capovolto in tavola! Ma come nasce questa superstizione?
di Maria Lombardo
Il pane è sacro, è oramai noto a tutti, sia civilmente che religiosamente.
Per la Chiesa è il simbolo dell’aggregazione cristiana, il corpo di Cristo, per
la società è la primordiale forma di nutrimento, un alimento immancabile e
talmente essenziale che non dovrebbe mai mancare per nessuno.
Il pane capovolto in tavola è spesso considerato un gesto che attira
sfortuna o peccato. Ma come nasce questa leggenda?
TRADIZIONE RELIGIOSA
Secondo la religione cristiana rappresenta il corpo di Gesù, quindi mettere
il pane capovolto a tavola equivarrebbe a mettere il Cristo capovolto.
Nelle credenze religiose avviene spesso che le cose messe sottosopra siano
simboli di sciagura o, addirittura, demoniaci: basti pensare alla croce
capovolta, simbolo del Maligno.
TRADIZIONE STORICA
Si racconta che, nel XV secolo, i boia non fossero ben visti inFrancia. Del
resto, in un periodo caratterizzato da monarchie assolute e da una scarsissima
libertà d’espressione possiamo anche capire il perchè di questo astio.
L’avversione nei confronti degli esecutori delle condanne a morte raggiunse
livelli drastici quando tutti i fornai del regno iniziarono a rifiutare di
vendere loro il pane.
Per questo motivo il mestiere del boia prevedeva una vita molto isolato dal
resto della comunità, non potendo in pratica avere contatti con nessuno, e per
lo stesso motivo gli oggetti e cibi destinati al boia non dovevano entrare in
contatto con quelli altui.
I loro abiti venivano lavati a parte ed anche i loro cibi venivano preparati
a parte. In materia di pane, i fornai in seguito inventarono un sistema facile
per rendere riconoscibile il pane destinato ad essi, così che anche nel forno
di cottura, non entrasse in contatto con quello altrui.
Per separarlo dalla merce da vendere, i pezzi destinati ai boia venivano
messi capovolti e venivano consegnati a destinazione capovolti in chiaro segno
di disprezzo.
Quindi, oggi, lasciare il pane capovolto rimanda direttamente al “pane del boia”, una figura che, di certo, non è mai stata foriera
di eventi fortunati.
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