Il castello di Cleto (CS)
di Maria Lombardo
Cleto è un bellissimo borgo, dalla caratteristica forma a goccia. Posto alle pendici del monte Sant'Angelo, gode di una meravigliosa vista sul mar Tirreno, sul fiume Savuto e sulla presila cosentina. In cima al paese medievale, che degrada verso valle con le sue case semi-abbandonate e le sue chiese con gli alti campanili che svettano sui tetti, è presente un maestoso castello. L'edificazione del castello di Cleto viene attribuita storicamente ai Normanni che posero il maniero in cima al monte Sant'Angelo in posizione tale da poter controllare una buona porzione di territorio. Di notevole importanza strategico-militare, risultavano le due maestose torri cilindriche destinate, l'una alla difesa dell'area di entrata al castello e l'altra in parte a residenza del feudatario e in parte alla difesa della zona superiore. Per una maggiore difesa, fu costruita una possente cinta muraria con ad ovest un unico ampio portale d’ingresso di stile rinascimentale avente un ponte levatoio. Il castello si erge a pianta quadrangolare e nella parte centrale sorgono una serie di silos per la conservazione di grano e altre derrate. Intorno ad esse sono sistemate delle buche quadrangolari destinate ad ospitare oggetti vari. I silos risalgono ad un periodo antecedente al castello, forse quello bizantino. Le grotte e le cisterne sono presenti sotto tutto l'abitato di Cleto e, spesso, sono comunicanti tra esse. Il Castello è stato in passato il punto più importante per la tessitura del lino e della seta, sotto il controllo diretto della baronessa. Il castello era quasi completamente diroccato già nel 1789 da come si evince da un atto notarile dello stesso anno. Le incursioni dei pirati turchi ed i numerosi e catastrofici fenomeni sismici, lo resero sempre più vulnerabile e inoffensivo.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!