I monaci del Santuario di San Francesco di Paola producevano "liquori alle erbe" molto apprezzati.


 di Maria Lombardo

Definiti in Calabria liquori "del Santuario" o "ri monici. Essi erano il frutto di composizioni sapienti, accuratamente armonizzate con vari tipi di erbe, spezie, radici e sostanze amaricanti. Uno solo di questi liquori, per esempio, poteva contenere i seguenti ingredienti in quantità differenziate: radici e semi di angelica, anice, arnica, calamo aromatico, camomilla, cardamomo, menta riccia, melissa, garofano, menta piperita, scorze di arancia forte, rosmarino, centaurea minore, timo, radici di viola, vermouth, issopo, comino, scorza di limone. Attualmente viene preparato solo il "nocino", mentre è piuttosto difficile reperire il liquore al bergamotto, dalle notevoli qualità digestive, di cui la Calabria è unico produttore al mondo. Tipici della Regione sono anche: il liquore cremoso alle noci; il rosolio per i dolci; le grappe, distillate nell'area Aspromontana; il diffusissimo limoncello, ottenuto dalla semplice macerazione nell'alcool delle bucce dei limoni che su queste coste crescono rigogliosi.






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