Dalla Calabria un frutto poco conosciuto la pesca Merendella!
di Maria Lombardo
Non è una specie autoctona Europea ma è giunto
a noi grazie a Cinesi e Persiani e senza ombra di dubbio fu Alessandro Magro ad
introdurlo. Tuttavia è l'albero più coltivato e presenta tantissime specie sia
di pesco che nocepesco. In Italia questa pianta ha trovato il suo habitat
naturale e fiorisce senza problemi tanto da permettere a molte Regioni di
crescere in produzione ed esportazione. La percoca Merendella: questa varietà è
coltivata in modo particolare in Calabria, presenta una buccia liscia di colore
bianco-verde. Si tratta di pesche pregiate e molto dolci. Ma è un frutto ancora
poco diffuso anche nella regione ma è di una delizia paradisiaca. Provare per
credere! Ho incontrato questo albero in un fazzoletto di terra ricco di
primizie e succulenti varietà viene spontaneo dopo averla addentata fare una
breve ricerca e capire di cosa si tratta. Sicuramente la pesca Merendella
andrebbe valorizzata e fatta conoscere! Un frutto ricco di proprietà nutritive
e rinfrescanti che nasce da un incrocio tra pesca e mela che era molto diffuso
nelle nostro campagne, quelle del lametino e dei paesi limitrofi. Alcuni la
chiamano “sbergia” in dialetto calabrese, questo frutto inizia proprio ora la
maturazione e conclude con la calura agostana. Diffusa nei negozi locali con un
costo un po' elevato ma vale la pena mangiarla anche per portare avanti questa
cultivar locale. Certo non ha fatto il grande salto come altri prodotti. Ma ora
bando alle ciance e vediamo insieme come esaltarne sapore e profumo: possono,
essere immerse nel vino per accompagnare (o aprire) il pasto, ma anche essere
consumate in marmellate e sciroppi, o in ricette agrodolci. Anche l'Università
di Reggio ha deciso di studiare la Merendella al fine di sviluppare il
comparto.Le qualità sono tre e sono denominate:Madonna di giugno, di luglio e
di agosto. Il nome è ovviamente legato al periodo di produzione ed hanno anche
un colore prevalente. Verde quelle di giungo, luglio rosa e bianca quella di
agosto. Oggi però anche i vivaisti isolani piantano questa delizia entrando in
concorrenza con i Calabresi .I coltivatori calabresi, però, non hanno risposto
differenziandosi ed associandosi, perdendo così pure quote di mercato. Qualche
imprenditore lametino, per avere una maggiore resa economia, riesce a
raccoglierlo maturo,quindi con un gusto più gradito ai consumatori e spunta
quotazioni maggiori. Come molti produttori interpellati hanno lamentato il calo
di margine su questo frutto, tipico della nostra zona e di parte della Sicilia
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!