Primavera calabrese, piatto agro-pastorale:“I FAVI CU A FRITTULA”



di Maria Lombardo




Ebbene si ogni calabrese di questi tempi aspetta di mangiare le prime fave nostrane. La fava cresce negli ambienti con temperature fresche e nelle regioni temperate come in Calabria, è un legume in quanto appartiene alla famiglia delle Leguminose. Un prodotto che è possibile mangiare crudo oppure cuocerlo per essere trasformato in piatti davvero unici. Pitagora ne proibiva il consumo ai suoi discepoli per via delle macchie nere che riportava questo legume, simbolo infernale, della presenza delle anime dei morti. Pensate era già apprezzato in tempi non sospetti. La fava ha degli ottimi valori terapeutici e valori nutritivi quali potassio, magnesio, ferro, selenio, rame e zinco; sono molto ricche di proteine e sono tra i legumi che hanno meno calorie e sono utili per contrastare l’anemia. Ecco perché i contadini calabresi l’hanno sempre prodotta è una vera farmacia naturale. Sia cotte che crude come detto in calce hanno un sapore gradevolissimo forse e dico forse da cotte perdono qualche valore nutritivo. In Calabria dove i legumi sono consumati da sempre la brava massaia ha sempre cercato  di cuocerle con qualche gusto in più magari un pezzo di “fritthula”. Ecco gli ingredienti per preparare questo piatto della tradizione.
Ingredienti per 4 persone:
400 grammi di fave fresche
1 cipolla rossa di Tropea
100 grammi di “FRITTHULI”
Olio quanto basta
sale e pepe quanto basta
Procedura :Sbucciate le fave ed eliminate il picciuolo se troppo duro.
In un tegame versate l'olio e unite la cipolla tritata, rosolatela, unite le fave e stufatele quindi aggiungete un bel pezzo di frittola (la sciarpetta), che precedentemente avete sbollentate e bollito fino a farla diventare bella morbida aggiungendo acqua fino a cottura ultimata le fave devono essere anche loro belle morbide,salate ultimate la cottura...buon appetito

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