La ciliegia più bella è quella di Calabria si produce a Roseto Capo Spulico (CS).




di Maria Lombardo




Oggi per Viviamo la Calabria ho deciso  di portarvi a Roseto Capo Spulico nel Cosentino. Il nome di questo meraviglioso borgo deriva dal latino  rosetum vista la diffusione della coltura delle rose in epoca greco-romana, che venivano utilizzate per riempire i guanciali delle principesse sibarite. La specifica "Capo Spulico" fu assunta nel 1970 in riferimento alla vicinanza del paese al Capo Spulico. Città satellite di Sibari in età magno-greca! Inoltre la Roseto odierna fu voluta da Roberto il Guiscardo vi costruì tra il 1058 e il 1085 il Castrum Roseti, poi nel 1260 edificò il castello di Roseto. Dopo un periodo di declino e di sottomissione al potere baronale, aggravato dall'Unità d'Italia e dall'emigrazione che ha segnato questa terra nella prima metà del Novecento, nei primi anni 70 vennero costruiti i primi "residence", che aprirono le porte al turismo nello Jonio Calabrese e a Roseto Capo Spulico, che è andata nel tempo sviluppandosi specie nel settore del turismo balneare. A Roseto viene coltivata la varietà Ferrovia, dai frutti grandi, dolci, succosissimi, insomma deliziosi. Una varietà che è pugliese per intenderci. C’è una leggenda su questa varietà
si narra che nei primi anni Trenta alla periferia di Sammichele, in provincia di Bari, nei pressi di un gabbiotto del più importante tracciato ferroviario della Puglia, dal nocciolo di una ciliegia nacque un piccolo alberello. Albero forte che passato l’inverno diede frutti buonissimi e che si diffusero in tutta la regione ed oltre. Una produzione in continua espansione costituisce un autentico fiore all’occhiello dell’intera raccolta cerasicola della Puglia, regione al primo posto assoluto nella produzione del delizioso frutto e, come abbiamo visto, si estende anche alla vicina Calabria, nella meravigliosa Roseto Capo Spulico. Attenzione si avvicina l’estate e con la bella stagione le marmellate da conservare per l’inverno, ora vi spiego come si prepara la marmellata con le ciliegie di Roseto Capo Spulico.Lavate bene le ciliegie e togliete il il nocciolo: conservate in una ciotola i piccioli verdi. Mettete quindi le ciliegia in una pentola insieme allo zucchero e al succo di mezzo limone: lasciate riposare per circa un’oretta e poi mettetele sul fuoco a fiamma bassa.
Portate la marmellata a ebollizione e mantenete la fiamma bassa, in modo che continui a cuocere la marmellata senza però bruciarla. Mescolate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno e coprite la pentola per evitare che gli schizzi invadano la cucina.Lasciate sul fuoco per almeno un’ora, schiacciando di tanto in tanto le ciliegie con il cucchiaio di legno. A questo punto molto dipende dai vostri gusti: se volete una marmellata liscia e senza pezzi potete passare il composto di ciliegie con un frullatore.Rimettete la marmellata sul fuoco o, se vi piacciono le marmellate con i pezzi di frutta, lasciatela ancora sul fuoco per circa un’ora. Il tempo di cottura della marmellata dipende molto dai vostri gusti: vi piace liquida e facile da spalmare? Non andate oltre un’ora di cottura. Amate invece che la marmellata sia compatta? Lasciatela sul fuoco ancora per mezz’ora o più. Sterilizzate quindi i vasetti in cui vorrete conservare la marmellata facendoli bollire in un pentolone pieno di acqua per almeno 30 minuti. Versate nei vasetti la marmellata ancora calda nei vasetti e fate bollire con i vasetti chiusi e a testa in giù per altri 30 minuti.Quando i vasetti si saranno raffreddati controllate che si sia creato il sottovuoto: spingete con un dito il centro del coperchio e se resta immobile vuol dire che il vasetto è sigillato. Se invece sentite un clak allora dovrete ripetere l’operazione con un nuovo tappo.



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