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Visualizzazione dei post da 2025

Il cammino gioachimita: in Calabria alla scoperta dei luoghi di Gioacchino da Fiore

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 di Maria Lombardo Abate, teologo, riformatore, Gioacchino fu uno dei più grandi pensatori del suo tempo, venerato senza mai essere beatificato dalla Chiesa cattolica. Un percorso adesso lo ricorda! Molti conoscono le località turistiche balneari della Calabria, pochi sanno dell’esistenza di percorsi naturalistici, di cammini storici e religiosi che fiancheggiano la costa e risalgono le montagne attraversando aree interne di straordinaria bellezza, tra borghi arroccati, boschi ricchi di vegetazione, sperduti monasteri e antiche fortezze. Nella rosa dei cammini calabresi più suggestivi c’è senza dubbio quello gioachimita che Associazioni ed Enti locali stanno cercando faticosamente di realizzare e completare.Gioacchino da Fiore è nato intorno al 1130 a Celico (CS) dov’è situata l’abitazione natale. Il percorso tuttavia ha inizio nel lametino dalla chiesa di Santa Maria Verdana di Nicastro la cui costruzione - secondo la narrativa popolare avvenuta su richiesta della Madonna - è coll...

Oggi vi porto al castello di Aiello (CS)

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 di Maria Lombardo Il castello di Aiello è una fortezza che sovrasta il paese di Aiello Calabro e fu edificato su una struttura bizantina preesistente costruita per resistere alle scorrerie arabe della vicina Amantea che fu emirato. Nel 1065 il castello dovette resistere per quattro mesi a Roberto il Guiscardo, che perse nell'assedio due nipoti. In epoca sveva fu feudo di Riccardo di Salerno, cancelliere di Federico II di Svevia, e acquistò grande importanza, non più solo per motivi strategici, ma anche economici e sociali. Nel 1269 Aiello si ribelló a Carlo I d'Angiò ma perse la contesa e i ribelli catturati furono rinchiusi nel castello e puniti atrocemente, con l'estrazione di entrambi gli occhi o simili punizioni sanguinarie. Nel 1270 la guarnigione del castello di Aiello risultava la più numerosa della Calabria e la popolazione doveva pagare pesanti tasse per il mantenimento di un esercito così grande. Nel 1463 Ferdinando I d'Aragona concesse il feudo alla famiglia...

Sapete che l'ex villaggio Valtur di Nicotera (VV) è stato creato dal noto Porcinai il maggiore paesaggista italiano?

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 di Maria Lombardo Ebbene si, oggi voglio raccontarvi la storia di questo bene “culturale” presente a Nicotera e creato da Porcinai. Pietro Porcinai nato a Fiesole il 20 dicembre 1910, morto a Firenze il 9 giugno 1986, è stato il paesaggista italiano più grande del ‘900, ideando parchi, giardini, terrazzi, tenute. Le sue sono architetture viventi, spaziose, metafisiche, prive di elementi decorativi, dove poesia e filosofia si mescolano con piante e giardino.La sua opera più particolare nel mediterraneo è proprio quella realizzata nel meridione d’Italia a Nicotera, negli anni 1968/1970.Il progetto riguarda il grande insediamento turistico Club Mediterranee e poi Club Valtur realizzato su un’area adibita in passato ad aeroporto militare. L'area alquanto desertica a ridosso del mare, si trasformò in un vasto rigoglioso giardino. Elevò una doppia duna di sabbia sul fronte del mare per proteggere dai venti marini e dalla salsedine il villaggio e creando un ambiente piacevole con un m...

" U salamorigghjiu i pisci e carni": salse calabresi

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 di Maria Lombardo    salmoriglio o salmorigano, in dialetto chiamato “samurigghio, salmuriggiu, o salamorigghiu” è un condimento tipico della  cucina siciliana  e  calabrese . A base di olio di oliva, succo di limone, aglio e origano secco, il salmoriglio si utilizza per condire carni e pesci cotti alla griglia.  Per il pesce si usa aggiungere anche prezzemolo fresco, mentre in alcune zone per la carne si prepara con aceto di vino al posto del limone. Ricetta salmoriglio per pesce  gr. 150 di olio di oliva extra vergine 1 spicchio d’aglio privato dell’anima centrale 1 mazzetto di prezzemolo senza gambi 2 limoni non trattati 1 cucchiaino di origano secco pepe nero macinato fresco Lava, asciuga e sfoglia il prezzemolo. Pela e schiaccia l’aglio, tritalo finemente insieme al prezzemolo e versa il tutto in una terrina. Spremi i limoni, filtra il succo e versa su aglio e prezzemolo. Con un frus...

Rossella Casini la Medaglia d’Oro alla Memoria.

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 di Maria Lombardo A molti questa storia non dirà nulla ma io intendo ricordarla. La giovane studentessa toscana convinse il fidanzato, figlio di un boss calabrese, a denunciare le cosche. Rimasta sola, il suo corpo venne fatto sparire nel 1981.Ecco la sua storia, quasi dimenticata, nel ricordo della giornalista Andreana Illiano. “Stuprata, fatta a pezzi, buttata via, come immondizia, dispersa in mare. Senza spoglie. Senza memoria. Aveva poco più di vent’anni Rossella Casini quando morì, ammazzata dalla ‘ndrangheta. Sparì il 22 febbraio del 1981. Si dissolse invece nel nulla, senza mai più dare notizie di sé, fino a quando un pentito, Vincenzo Lo Vecchio, raccontò agli inquirenti che cosa fu di lei. Punita per aver svelato le trame della cosca. Rossella, emancipata, universitaria, fiorentina, non sapeva cosa fosse una faida, lo scoprì quando conobbe e si innamorò di Francesco Frisina, suo coetaneo, studente. In Toscana studiavano insieme, lui si presentò come un ragazzo pulito, i...

La lettera di Joe Petrosino ritrovata in Calabria, su un delitto compiuto a New York

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 di Maria Lombardo Il ritrovamento della missiva, avvenuto ad oltre un secolo di distanza, lo si deve a Francesco Caravetta scrittore e antropologo di Cosenza. Una storia questa che ho deciso di raccontare nel mio blog!Nella città di New York, Stati Uniti d’America lì 18 aprile 1898 il nominato Arcangelo Olivieri del Comune di San Giacomo prov. Cosenza, uccise barbaramente Giovanni Ryan, contrattista con tre colpi di revolvere senza nessuna provocazione.La data che si legge sulla lettera è del 5 Maggio 1898. La firma, Giuseppe Petrosino. Giuseppe, Joe, Petrosino non è ancora famoso in Italia per le sue indagini sulla criminalità italiana in America. Probabilmente quella lettera, con quell’ossequiosa richiesta di avviare un’indagine su un italiano accusato a New York di omicidio, avrà fatto sbuffare qualche funzionario, che adesso avrebbe dovuto lavorare su un caso di cui non si sapeva nulla e per di più con carte che dovevano andare e venire da una parte all’altra dell’oceano. All...

'a docazioni”la pratica che si usava in Calabria per educare

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 di Maria Lombardo Nella storia Calabrese l’educazione della prole seguiva regole antiche. Il padre ebbe un ruolo principale ed unico. Per secoli punto fermo ed inderogabile fu l’ubbidienza al genitore, un muro impenetrabile anche alla madre che neppure nella veste di sposa riusciva a trovarne l’accesso.La figura del padre nella storia Calabrese ebbe diversi modi di porsi riguardo alla prole. A volte Tàta incuteva un marcato timor reverentialis. Si lu sa tàta!.. Mò vèni tàta!... “U dìcu a tàta mèju e po' ti fà bìdi!!.. Non dì nnènti a tàta tòj si ḍḍa nò àja sènti!! Le famiglie erano numerose: a volte erano composte da sette, otto o più figli cui si aggiungevano genitori, nonni, zii scapoli e zie zitelle. Parlando dei figli si notava e credo si nota anche oggi, una più benevola accettazione dei maschi che rappresentavano, come connaturato, la sicura continuazione della specie.Ad essi era riservato l’impegno di accompagnare e curare la vecchiaia dei genitori. Le figlie venivano istr...

SEMPRE IN PRIMA LINEA FINO ALLA FINE; STORIA DI GIORGIO MARINCOLA “IL PARTIGIANO NERO” FIGLIO DI UN CALABRESE

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 di Maria Lombardo Il 4 maggio 1945 Mussolini e Hitler erano morti, ma alcuni uomini delle SS che si trovavano in Trentino si rifiutavano di cedere le armi. Al tentativo dei partigiani di disarmarli i nazisti rispondevano aprendo il fuoco e continuando a compiere stragi efferate come nel paese di Stramentizzo. Proprio all’ingresso di quest’ultimo trovarono il partigiano Giorgio Marincola, che aveva insieme ad altri compagni istituito un posto di blocco. Purtroppo Giorgio venne ucciso nei combattimenti e Stramentizzo, insieme a Ziano e Molina di Fiemme, fu teatro dell’ultima strage nazista in Italia. Nei cinque mesi precedenti, dopo essere stato catturato nel corso di un rastrellamento, Marincola era stato sottoposto a ripetute torture e imprigionato a Biella, Torino e Milano, per poi essere deportato al Polizeiliche Durchgangslager di Bolzano, uno dei campi di concentramento nazisti in Italia. Questo speciale trattamento fu anche la conseguenza del colpo beffardo che da prigioniero...

Eccovi buonissime e dolcissime ciliegie candite

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 di  Maria Lombardo Le ciliegie candite sono la versione caramellata del frutto stesso. Hanno origine con la scoperta della caramellatura, quando si scoprì la dolcezza dei cibi ricoperti di zucchero. Si pensò infatti di inondare immediatamente anche i piccoli chicchi rossi che divennero, ben presto, il dessert onnipresente nella cucina di ogni sovrano.Per trasformare i boccioli di frutta in confettini di zucchero bisogna cogliere delle ciliegie non troppo mature, riporle in una pentola ben separate l’una dall’altra e aggiungervi acqua bollita con zucchero preparati in precedenza. Il contenuto di questa pentola va fatto bollire per qualche minuto e lasciato, poi, raffreddare a mollo per dodici ore circa. Successivamente va rimesso sul fornello e fatto bollire; la cottura deve durare un paio di minuti, dopodiché va lasciato riposare per altre dodici ore.Il procedimento va ripetuto altre due volte, intervallate sempre da un raffreddamento di mezza giornata. Terminato questo pass...

UNA STORIA DI AMORE E DI MORTE:MARCO BERARDI E GIUDITTA DI SAN SISTO

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di Maria Lombardo  Un episodio che mi ha interessato e molto emozionato è la triste vicenda di due giovani calabresi, Marco Berardi e Giuditta nella Calabria della gravissima dominazione spagnola.Quella spagnola è stata la peggiore delle dominazioni straniere che nel corso dei secoli si sono succedute in Italia e nel Sud. Siamo nel XVI secolo, un secolo drammatico anche per la presenza della Santa inquisizione cattolica che con feroce accanimento perseguiva gli eretici e per lo strapotere dei baroni che si impossessavano impuniti delle terre silane , cacciando la povera gente dai godimenti degli "usi civici". In questo contesto, un fenomeno a parte riguarda l'eresia religiosa dei Valdesi. Questi erano seguaci delle idee pauperistiche di Pietro Valdo, un mercante provenzale che , convertitosi, predicava il ritorno della Chiesa alla povertà evangelica; per queste idee furono dalla Chiesa perseguitati e costretti a scappare dalle valli dell'alto Piemonte e trovare rifug...

Oggi liquore crema alla menta e rosolio di menta

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 di Maria Lombardo Ingredienti: 25 foglie di menta 500 ml di alcool 1 litro di latte 1 kg di zucchero Il liquore crema di menta, ottimo ghiacciato da bere nelle calde notti estive. Un liquore cremoso da conservare nel reparto del ghiaccio, ottimo come fine pasto, ma vi consiglio di provarlo anche su un buon gelato al cioccolato. Se vi piace la menta, e fare i liquori in casa, provate anche il liquore alla menta glaciale Preparazione: Lavate le foglie di menta ed asciugatele tamponandole con un panno pulito. Mettete le foglie di menta in un barattolo a chiusura ermetica, unite l’alcool e lasciate in infusione per 5 giorni. Trascorsi i 5 giorno versate il latte in un tegame, unite lo zucchero e portate a bollore. Fate sobbollire a fuoco lieve per circa 5 minuti. Fate raffreddare ed unite l’alcool con le foglie di menta. Filtrate e imbottigliate. Conservate il liquore in congelatore.

La saga dei fratelli Stagliano': Nicola combatte' per l'Italia, Frank per l'America

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 di Maria Lombardo Il fratello nato in Italia rischio' di uccidere il fratello nato in America, e viceversa. Non è una tragedia greca ma la storia vera di quando gli emigranti eravamo noi, i neri di quel tempo, italiani ammassati su vascelli a vapore, partiti per terre lontane dove non trovammo strade lastricate d'oro, ma pregiudizi, razzismo, perfino linciaggi e lavoro spesso a livello di schiavi.I due fratelli Frank e Nicola Stagliano' difficilmente si sarebbe riconosciuti se nel maggio del 1943 si fossero trovati, armati, uno di fronte all'altro. Frank, sergente dell'esercito americano, era nato nel 1911 a St. Johnsville (NY).Nicola, soldato semplice, mitragliere, dell'esercito italiano, era nato, nel 1915, a Chiaravalle Centrale (Catanzaro) dove i suoi genitori erano tornati pochi mesi prima della sua nascita.Nel 1927 Frank, visto che in Calabria la vita era grama e senza prospettive, decise di tornare in America.Lui aveva 16 anni, il fratello Nicola, res...

Negli anni Cinquanta si assiste in Calabria a un grande successo del cinema ma anche a numerosi stereotipi che la Regione deve subire.

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 di Maria Lombardo Già durante il fascismo i calabresi andavano in massa a vedere i film che si proiettavano nelle piazze: gli operatori dell’Istituto Luce arrivavano con un furgone, sistemavano un telone bianco sulla facciata di una casa e proiettavano pellicole di propaganda del regime. Nel dopoguerra le sale cinematografiche erano sempre affollate e molti spettatori, a volte costretti a stare in piedi, visionavano una pellicola anche due o tre volte. In Calabria vennero girati i primi film nell'inverno del 1949 a San Giovanni in Fiore fu girato Il lupo della Sila e per diversi giorni gli abitanti ebbero occasione di vedere attrici e attori famosi come Vittorio Gassman, Amedeo Nazzari e Jaques Sernas. La simpatia e le attenzioni dei giovani sangiovannesi era tuttavia rivolta alla bellissima Silvana Mangano, la star reduce dallo straordinario successo di Riso amaro. Il film, diretto da Coletti, su soggetto di Steno e Monicelli, voleva avere una impronta realista e una sensibilità ...

La Madonna di Maggio (’a Madonna e Majiu), così è chiamata l’Immacolata Concezione a Grimaldi (CS)

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 di Maria Lombardo Si festeggia solennemente la terza domenica del mese e che è la protettrice del piccolo centro del Savuto.  La profonda devozione per la Vergine nasce da una serie di drammatici avvenimenti, durante i quali la sua invocazione sarebbe stata provvidenziale. Pare, che in più occasioni, la Madonna abbia protetto il paese e la sua gente da pestilenze e altre calamità.Quando, nel 1709, un morbo contagioso colpì il piccolo centro di Grimaldi, seminando morte e afflizione, nell’invocarla, i fedeli fecero voto di celebrarla, annualmente, oltre che l’8 dicembre, anche la terza domenica di maggio, con processione, lumi e messa cantata. Ma l’ausilio mariano è una costante che affonda le sue radici nella notte dei tempi.  Si narra, tra le altre cose, che in mezzo alle rovine del terremoto del 1638, che distrusse il vecchio abitato, fu trovata intatta una statua dell’Immacolata, che i grimaldesi sopravvissuti al sisma trasportarono in quello che oggi è il nuovo p...

La minestra estiva calabrese: l'imperdibile “ pasta chi tasji”

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 di Maria Lombardo La ricetta originale si prepara con le foglie tenere delle zucchine lunghe e strette di un colore verde chiaro delicate. Le primizie sono già sulle tavole! E' un piatto palermitano che a casa mia si faceva e si fa ancora portato a noi dalla mia bisnonna Rosalia Staropoli. La mia ava era palermitana! Tantissimi amanti della pasta con i tasji provano a coltivare la pianta poiché non si trova nelle frutterie., Sembra quasi un ossimoro, “minestra” ed “estate” farebbero un po’ a pugni nella stessa frase ma la natura ha sempre una buona motivazione, come in questo caso! E’ infatti un piatto rinfrescante, ricco di vitamine e sali minerali. 1 mazzetto di tasji freschi  (circa 8 “rametti”) 400 g pomodori pelati 1 spicchio aglio 2 cucchiai olio extravergine d’oliva q.b. sale 250 g spaghetti q.b. ricotta salata  (a piacere) Per prima cosa dovrai pensare a preparare il “sughetto” di p...

La leggenda di Zeus, gli aquilotti e la creazione di Scilla

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 di Maria Lombardo Una storia di amore, vendetta e rimpianto che risale al tempo degli dei dell'Olimpo. Non molti conoscono il mito di Zeus e gli aquilotti, una storia che ha avuto luogo nella splendida Scilla.Si narra che un giorno, mentre Zeus era intento a osservare la bellissima Scilla immergersi nelle acque del tirreno, la sua vista fu offuscata da un imponente stormo di aquilotti. Egli indignato da questa presenza, ordinò subito agli aquilotti di spostarsi. Questi non ne vollero sapere, e continuarono a volare sempre più in alto, ponendosi tra il dio e la ninfa.Zeus, con tutta la sua rabbia punì i piccoli volatili colpendoli con uno dei suoi strali. Immediatamente si accorse, che una volta scomparsi gli aquilotti il sole non illuminava più Scilla, la quale, terminato il suo bagno, cominciava ad andarsene.Il dio decise di trasformare, per vendetta, gli aquilotti in delle cagnette, scaraventandone i corpi nel mar Tirreno, in balia di correnti e onde.L’aquila madre tornata al ni...

Sapete che l'antipapa era calabrese: Giovanni Filogato da Rossano (CS)

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 di Maria Lombardo Giovanni XVI, esercitò il suo potere per soli dieci mesi e tra i suoi primi atti di governo vi fu l’abbandono volontario del suo potere temporale. Operò tra il 997 al 998, fu salvato proprio da San Nilo che a 90 anni si recò a Roma per salvare da morte sicura Giovanni Filogato, senza tuttavia spuntarla, poiché la sua istanza di grazia venne, sciaguratamente, rifiutata. Ma come giunse il Rossanese al soglio di Pietro? Fu Abate di Nonantola, poi Vescovo di Piacenza, segnalato da numerosi scrittori tra cui anche Elia D’Amato, che in una breve descrizione della Città di Rossano lo elenca tra i suoi uo­mini illustri. Di famiglia umile con origini greco-bizantine. Nacque a Rossano, in Calabria, all’incirca nella metà del X secolo. Sin dalla sua tenera età si avvicinò alla rigorosa vita del cenobio in uno dei numerosi monasteri presenti allora a Rossano. Si accostò, con la propria vocazione religiosa, agli insegnamenti e all’esempio dell’abate Nilo, fonda­tore, in se...

Il Dolce Divino Amore Calabrese: Scopri il Segreto del Divino Gusto

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 di Maria Lombardo  Il divino amore dolce calabrese è un connubio di tradizione, passione e gusto che rende la cucina calabrese un’esperienza unica e indimenticabile.  Il segreto del divino amore dolce calabrese risiede nella combinazione di sapori unici. Questo connubio di tradizione e passione per la gastronomia rende la cucina calabrese una delle più apprezzate in Italia e nel mondo, una vera delizia per il palato e un viaggio alla scoperta delle meraviglie del territorio calabrese. Il divino amore dolce calabrese, essendo un prodotto tipico e di nicchia, può essere difficile da trovare al di fuori della Calabria. Il divino amore dolce calabrese è un prodotto che contiene ingredienti tradizionali, come la frutta secca o candita e lo zucchero.A causa della presenza di ingredienti freschi e naturali, il divino amore dolce calabrese ha una durata di conservazione relativamente breve rispetto ad altri dolci confezionati o industriali. Questo potrebbe comportare l’obbligo d...

Oggi visitiamo l’Antica Filanda Filardi a Civita (CS)

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 di Maria Lombardo  L’Ecomuseo dell’Antica Filanda di Civita, lungo il fiume Raganello, è un complesso di archeologia industriale tessile che ha funzionato, per lungo tempo, sfruttando l’energia idraulica prodotta dal salto d’acqua di due grosse vasche. L’opificio ha un notevole valore storico, sia per le implicazioni socio-economiche che la sua attività ha avuto sulla comunità di Civita, sia per il rapporto col sistema produttivo rurale nell’area del Pollino. Il Museo della Filanda Filardi, introduce il visitatore alla conoscenza dell’antica arte manifatturiera della lavorazione della lana, che a Civita ha avuto una funzione sociale importantissima. L’edificio è strutturato in tre ambienti: l’ex depuratore cittadino, che funge da zona di accoglienza e biglietteria; gli ambienti dell’opificio, che costituiscono il cuore del museo, dove è possibile vedere l’intero ciclo produttivo, grazie al recupero integrale dei macchinari e degli utensili che ne consentivano lo svolgimento; ...

LA DOTE E IL CORREDO...C'era una volta la Calabria

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 di Maria Lombardo  La dote, che era costituita dalla “roba” (case, terreni, proprietà, argenti ecc.) o da denaro contante. Infatti fino al 1975 la dote era un bagaglio indispensabile e obbligatorio per la sposa e un onere necessario per padri e fratelli: non averli era per una donna una vera e propria tragedia, un ostacolo nel trovare un marito. Ovviamente la dote era proporzionata alle possibilità della famiglia della sposa e allo status sociale dello sposo a cui veniva concessa. Dopo le nozze la dote non diventava di proprietà dello sposo ma era da lui soltanto gestita: alla sua morte la dote veniva restituita alla moglie che da quel momento era libera di disporne. Se invece moriva prima la moglie, senza aver messo al mondo dei figli, il marito era tenuto a restituire la dote alla famiglia della sposa. Per quanto riguarda il corredo, in passato per ogni figlia femmina si cominciava il ricamo delle stoffe sin da quando queste erano bambine: ciò avveniva in tutte le famiglie...

Marmellata nespole provatela!!!!!!!!!

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 di Maria Lombardo INGREDIENTI: 1,250 kg di nespole (denocciolate e private della buccia e della pellicina interna) 2 limoni (succo e buccia) 500g di zucchero di canna 1/2 mela (per la pectina) 1/2 cucchiaino di cannella 1 baccello di vaniglia PROCEDIMENTO: Lavate con cura le nespole, togliete il nocciolo, sbucciatele e tagliale a piccoli pezzetti.  In una pentola capiente versate i frutti, lo zucchero e il succo del limoni insieme alle bucce. Aromatizzate con la vaniglia a vostra disposizione. Lasciate cuocere per circa 30 minuti a fuoco basso, mescolando spesso.  Frullate il tutto con un mixer ad immersione e cuocete per un'altra decina di minuti. Per riconoscere il giusto punto di co...