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Visualizzazione dei post da 2025

“ Alici conzati” alla calabrese

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 di Maria Lombardo Quando, infatti, le olive sono pronte potete consumarle e condirle in vari modi diversi. Vediamo, quindi, insieme come procedere passo dopo passo. Ingredienti per la versione 1 q.b. di olive schiacciate 1 spicchio d’aglio q.b. di carote q.b. di sedano q.b. di origano q.b. di aceto di vino q.b. di olio extravergine d’oliva La prima cosa da fare per preparare le  olive cunzate  dovete partire dalle olive schiacciate. Prendete un barattolo di quelle che avete fatto! Aggiungete all’interno di un piatto o di un contenitore la quantità di olive che volete condire. Pelate ed affettate ora delle carote a rondelle. La quantità dipende dai vostri gusti. Dedicatevi ora al sedano, che dovrete lavare ed anche in questo caso ridurre in fette più o meno sottili. Anche in questo caso la quantità sarà a vostra discrezione, a seconda dei vostri gusti.Per ultimo aggiungete uno spicchio d’aglio. Potete las...

Mestieri scomparsi: U 'MBASTARU.

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 di Maria Lombardo Nel dialetto calabrese si usavano tutte e due i terrmini "a varda" o "u 'mbastu". Era un artigiano che si occupava esclusivamente della produzione di basti per le bestie da soma. La loro bottega era " nto catoiu", una stanzetta di modeste dimensioni tra una accozzaglia di basti rotti, paglia, pelle raggrinzita e tela, u ‘mbastaru era intento rattoppare, a riempire di paglia o incastrare e sagomare a forma di semicerchio il durissimo legno di faggio per i basti nuovi che uscivano dalle sue mani, veri e propri capolavori dell'artigianato locale, resistentissimi tanto che qualcuno anche se mal ridotto si vede ancora in un angolo abbandonato dei pagliai.      L'operazione era laboriosa e delicata, prima di tutto posizionava   i due “circhj” di ferro portanti, già precedentemente preparate dal fabbro di diverse misure visto che gli asini da bardare erano di corporatura diversa, incastrandoli sui due semicerchi di legno formava l...

Himmler con le S.S a Cosenza nel 1937 cercava il tesoro di Alarico.

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 di Maria Lombardo S.S significa   Schutzstaffel    letteralmente «squadre di protezione» ed erano paramilitari del Partito Nazionalsocialista Tedesco. Ma il significato esoterico di S.S era per gli adepti “Schwarze Sonne” cioè Sole Nero. Perché erano adoratori di un antico rito egizio risalente a Akhenaton e Nefertiti, l’altro sole, il sole nero, da cui nasce il monoteismo contro il politeismo. Il sole nero è la dualità, rappresenta il male contro il sole originario giallo che simboleggiava il bene. In questi antichi culti, che avevano dato origine con l’esodo di Mosè dall’Egitto alla religione ebraica monoteistica,   era contemplato l’uso di un dispositivo tecnologico avanzato detto “arca dell’ alleanza”.Ecco perché   Himmler ed alcune squadre di SS a Cosenza cercavano nel 1937 il tesoro di Alarico, non l’oro   del sacco di Roma.  Heinrich Luitpold Himmler  gerarca nazista, comandante della polizia e delle forze di sicurezza del Terzo Reich...

Trippiceddi di stocco alla ghiotta

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 di Maria Lombardo        Vi proponiamo la ricetta delle trippette di stoccafisso in umido, per cucinare un ingrediente insolito ma gustoso e che merita di non scomparire. Le trippette dette anche budelline di stoccafisso sono le frattaglie dello stoccafisso. Le trippette una volta cotte hanno una piacevole consistenza gelatinosa e un gusto simile allo stoccafisso ma più attenuato. Le budelline di stocco si trovano secche, e in questo caso vanno ammollate come lo stoccafisso per circa una settimana.   Ingredienti (dosi per 4 persone) 700 gr circa di trippette di stoccafisso già ammollate (circa 200 gr secche) una cipolla 400 gr di patate non farinose una lattina di polpa di pomodoro o di pelati schiacciati con la forchetta 2 carote piccole 2 gambi di sedano 1 spicchio d'aglio 3 cucchiai di olio d'oliva extra vergine un po' di basilico fresco peperoncino rosso piccante (opzionale) sale q.b 4 fette di pane casereccio    Preparazione   1. L...

"Frittuli ra Maronna” il rito del le più buone a Reggio Calabria per la festa della Madonna della Consolazione

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 di Maria Lombardo  Per i Reggini ma anche per i turisti che ancora sono nella nostra Regione non può mancare lo street food più amato di questo periodo: le frittole. Non si fermano dunque in queste ore   i cosiddetti “fruttulari” pronti a viziare i palati dei reggini con questa pietanza della tradizione realizzata con le parti meno nobili del maiale ovvero lingua, muso, orecchie, gamboni, pancia, coda, rognoni e le scorcitte.   Ma qual è il segreto della frittola di Reggio Calabria che la rende diversa da quelle presenti nelle altre province calabresi? Si usano le parti migliori del maiale e la preparazione comincia tre giorni prima. La cottura nelle caddare è lenta e questa pietanza è da sempre è simbolo di fratellanza e condivisione. Occhio queste sono le prime frittole dell’anno!  

Giorno 8 settembre festa della Madonna della Luce a San Pietro Magisano (CZ).

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 di Maria Lombardo  UN PO DI STORIA..... San Pietro intorno all'anno 1000 (1064) era parte di Taverna Vecchia o Montana, da cui dipendeva, come lo era Magisano e Vincolise e tanti altri paesi della presila. Ma aveva un privilegio. San pietro non era definito casale ma TERRA. Un gradino sotto la città. Ferrante Galas, autore sanpietrese nella sua "cronica di Taberna" scrive che gli abitanti di Taverna Montana vedono di notte  sulle montagne delle luci. Queste non erano altro che i fuochi accesi dai Monaci dell'abbazia di Peseca, poco lontano, che veneravano la Madonna di Costantinopoli. Vedendo però le luci chiamarono l'immagine, Madonna della Luce. La leggenda narra che nel 1600 fu trovata l'immagine in una valle presso San Pietro e fu portata in chiesa. La storia invece chiarisce la presenza della Madonna a San Pietro. Nel 1653 vengono chiusi diversi monasteri e abbazie e dati in commenda per la sola gestione economica dei beni posseduti. E anche il caso dell...

Sapete che la prima malata di Alzaheimer era calabrese?

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 di Maria Lombardo Per porter trovare notizie su questa donna di Nicastro Angela di 38 anni bisogna recarsi all'ospedale psichiatrico di Girifalco. Siamo nel 1904, Angela viene internata! Ma devono passare tre anni i l dottor Alois Alzheimer in Germania identifica la malattia su una sua paziente tedesca. La cartella clinica di Angela dichiara che la paziente era affetta da questa patologia.Una scoperta che è stata fatta dal centro regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, diretto dalla professoressa Amalia Cecilia Bruni, grazie al recupero di oltre 5mila cartelle, delle 16mila presenti nell’ex manicomio di Girifalco, tra le quali è stata individuata anche quella della donna di Nicastro, che presenta tutte le caratteristiche della malattia di Alzheimer. La notizia appare anche sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Neurology”. Il lavoro dello staff diretto dalla professoressa Amalia Cecilia Bruni ha permesso infatti per la prima volta, prima che la stessa malattia v...

Conserve settembrine di Calabria:La marmellata di pomodori verdi

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 di Maria Lombardo Una conserva particolare, preparata con gli ultimi pomodori di stagione e ottima accompagnata da formaggi. Si prepara alla settembrata! Attenzione cari lettori difficile trovarla in commercio ma facile da preparare. In campagna, si sa, nulla va sprecato! Mia nonna la preparava per accompagnare i formaggi al cenone di Natale proprio perchè ha un perfetto equilibrio tra  dolce e salato . Ecco cosa ci urge per prepararla:”Per 1 kg di pomodori puliti serviranno  un limone  e  500 grammi di zucchero , una proporzione base che permetterà di avere un sapore equilibrato e una consistenza morbida e spalmabile”.Laviamo i pomodori verdi, tagliamoli a pezzi ed eliminiamo i semini. Uniamo zucchero e un po’ di scorza di limone grattugiata e non dimenticate il succo di mezzo limone e mescoliamo bene. Copriamo con la pellicola e facciamo riposare in frigorifero per 4 ore mescolando ogni tanto.Trascorso il tempo, mettiamo in una pentola i pomodori e il liqui...

Il "pecorino del Pollino" è un formaggio tipico della Calabria

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 di Maria Lombardo Prodotto con il latte delle pecore del Parco Nazionale del  Pollino , che si trova in provincia di Cosenza. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha inserito il  pecorino del Pollino  nella lista dei  Prodotti Agroalimentari Tradizionali  della regione Calabria ( PAT ). In realtà quelloche rende unico il prodottoè l'alimentazione delle pecore, che è del tutto naturale. Si nutrono esclusivamente delle erbe spontanee della zona, particolarmente aromatiche e di conseguenza il loro latte acquista un sapore speciale che è trasferito al  formaggio . Dopo una breve stagionatura ha una crosta esterna dura e con una pasta interna semidura. Ha un sapore piuttosto intenso, quasi  piccante . Le sue caratteristiche lo rendono perfetto per arricchire le tue  cene di ispirazione Calabrese , anche presentandolo come piccolo antipasto accompagnato da  olive schiacciate  e peperoncini calabresi ri...

Tipiche abitazioni di Monte Poro nel Vibonese: “ i pagghiari”

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 di Maria Lombardo Edifici antichi fatti di fango e sudore, lentezza e dignità, da cui sono passati uomini e donne d’altri tempi, quelli che  hanno costruito la nostra terra giorno dopo giorno, solco dopo solco.  Sull’altopiano del Poro, è facile imbattersi in piccole strutture abbandonate tipiche di queste zone: i  “pagghiari” . Questi casolari sono per la maggior parte ruderi abbandonati, ma ancora capaci di raccontare la vita portata avanti da quella categoria rurale che, per secoli,  ha costituito la spina dorsale della Calabria. Sono centinaia, molti abbandonati, altri ancora sfruttati come ricoveri per attrezzi, pochissimi recuperati e vissuti per come dovrebbero. Nella zona del Poro si usava la pietra sottoposta a lavorazione per dare la forma voluta e poi incastrata una sull’altra e tenuta insieme da una malta di calce. Sul litorale, invece, si usava la “ bresta ”, cioè il mattone di fango e pula impastati insieme e poi essiccato al sole . Si tratta...

Riti e superstizioni di Calabria :"MI FISCHIANO LE ORECCHIE!"

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 di Maria Lombardo Basta questa frase per far partire una sorta di rito superstizioso molto diffuso in Calabria. Si potrebbe dire che, secondo queste credenze, le orecchie funzionano come un radar quando qualcuno parla di noi a distanza. Se è la DESTRA stanno criticando ( 'a destra ti tagghjinu comu na janistra,= la destra ti tagliano come la ginestra ), se è la SINISTRA parlano bene ( 'a sinistra ti lodanu comu na maistra= ti lodano come una maestra). La credenza si spinge anche oltre: per avere un idea di chi sta parlando o ci sta pensando si chiede un numero e si calcola a quale lettera dell'alfabeto corrisponde. Per esempio 11 "M" potrebbe essere Maria, Michele, Micu? Se si azzecca la persona che sta criticando/ lodando l'orecchio dovrebbe smettere di fischiare.

Cotolette di patate

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 di Maria Lombardo 4 patate belle grandi 1 uovo 50 gr di parmigiano 50 gr di pangrattato prezzemolo sale olio di oliva extravergine Lavate e pelate le patate e tagliatele, per la loro lunghezza, a fette non troppo spesse.In una ciotola sbattete l'uovo con il sale e in un'altra mettete un mix di pangrattato, parmigiano, prezzemolo tritato e sale. Passate le patate, da entrambi i lati, prima nell'uovo e poi nel mix di pangrattato facendo attenzione di far aderire bene la panatura. Disponete le patate in una leccarda rivestita di carta forno ed irroratele con un po' di olio. Cuocete in forno preriscaldato a 180 °C per 20 minuti circa.

MARIA ROSA, MARIO E FRANCESCO: ASSASSINATI DALLA 'NDRANGHETA PERCHÉ SI RIBELLARONO ALLE LEGGI BRUTALI DEL PATRIARCATO

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 di Maria Lombardo La notte del 1 settembre 1977 a Rosarno, in Calabria, tre persone vengono assassinate. Un donna, un uomo e un bambino. Una famiglia sorpresa nel sonno e massacrata a colpi di arma da fuoco e di coltello. Si salverà solo il secondogenito poco più che neonato, trovato al mattino piangente accanto al corpo della madre. Dormivano insieme sull'unico letto di una ca supola d'una sola stanza. Anni d'indagini e diversi processi fecero luce sulle ragioni di quella carneficina. Lui, Mario Conte, bracciante a giornata, "incensurato, non sembrava fosse inserito nel giro delle cosche operanti nella zona". Si sposta a Rosarno per cercare lavoro, si innamora di Maria Rosa e si sposano. Lei invece di cognome fa Bellocco. Cugina di Bellocco Umberto, il capo dei capi direbbe la televisione. I maschi della famiglia le rimproverano una relazione adulterina. A Rosarno può voler dire uno sguardo di troppo o una chiacchiera di paese. Ma l'imposizione del dominio ...

Tropea, Escher sedotto dal suo fascino “sauvage”

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 di Maria Lombardo Quando era selvaggia e contadina la perla del Tirreno sedusse un "forestiere" di genio: l'artista olandese Escher. Tropea d’estate è caput mundi del turismo calabro. La meta più cercata. Te ne accorgi dalla frequenza delle targhe di auto tedesche e straniere. Poi all’improvviso la rupe di tufo spugnoso. Il borgo fitto aggrappato sul mare davanti allo scoglio del monastero dell’Isola, la chiesa della Michelizia, le balconate barocche dei palazzi aristocratici, le vecchie case torreggianti tarlate dal salmastro.Da lontano Tropea sembra ancora la gemma preziosa di un Mediterraneo da favola immortalata nella litografia di Maurits Cornelis Escher.Il grande artista olandese autore della Casa delle scale, l’immagine inquietante che Einstein elesse a simbolo della sua teoria della relatività generale. Escher arrivò qui nel 1931 e davanti al mare del mito scoprì Tropea. Incantato dal panorama dedalico e decadente dedicò a Tropea una magnifica veduta dal vero, ...

La Calabria,la storia terrificante della licantropa di Nicastro

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 di Maria Lombardo La licantropia è un fenomeno che ha terrorizzato per anni la popolazione delle campagne calabresi. Fra tutti i popoli, l’immagine del lupo è sempre stata quella di una bestia feroce e aggressiva. Una persona affetta da licantropia, quindi in grado di trasformarsi in una bestia assetata di sangue, mette i brividi ancora oggi.La figura del lupo feroce è associata al mito del “lupo mannaro”, secondo cui i soggetti colpiti da questa anomalia, vagano di notte ululando e aggredendo in modo feroce chiunque capiti. La luna piena, poi, gioca sempre un ruolo centrale, conducendo l’individuo alla violenza. La luna sferica, così ricca di fascino, attrae, ammalia e trasforma, tirando fuori l’istinto animalesco di ogni persona. L’episodio denominato la “licantropa di Nicastro” fu pubblicato nel 1883 a Londra nella guida turistica: “Cities of Southern Italy and Sicily”. Era il periodo gotico in cui queste storie macabre avevano un fascino enorme sul credo comune e incutevano ti...

Conserve estive di Calabria:fagioli settembrini

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 di Maria Lombardo In questo periodo come da tradizione si preparano scorte per l'inverno dalle marmellate ai pomodori. Quella che mi piace di più sono i fagiolini verdi i cosiddetti ( fagioli settembrini) conservati nei vasetti di vetro con pomodori.Durante l’inverno venivano consumati nei sughi per condire la pasta, oppure come contorno. A voi la preparazione: Pulire e lavare i fagioli, riempire i vasetti di vetro con una parte di pomodori lavati e tagliati a pezzetti, aggiungere basilico fresco e a chi piace un peperoncino. Tutto a crudo senza sale, tappare i vasetti e bollire un’ora coperti di acqua . Buon lavoro!!

Lo sapete che in Calabria si trova il vigneto più alto d’Europa?

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 di Maria Lombardo Sono passati molti anni da quando la famiglia Pedace decise di piantumare un vigneto nella Sila, proprio nei pressi del lago Cecita! Questa scelta azzardata e folle portava con se risatine ironiche, ma “ di chiecchiariti ndi vaci in paradisu”e così fu... In barba davvero a chi diceva che in quella zona la temperatura scende oltre lo zero. La chiamerò da ora enologia estrema! Dicevano persino che non sarebbe venuto un buon vino, ed invece imbottigliano 10mila bottiglie. La famiglia Pedace non ha nessun “peedigre”ma si distreggiano bene con vini internazionali (Chardonnay, Pinot Bianco, Gewurztraminer, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon) sia autoctoni (Magliocco e Gaglioppo). Il loro trionfo avviene con la produzione di un bianco, due rosati e un rosso. Soprattutto il bianco  Chione  e il rosato  Althea  – stesso nome della nipotina appena nata – si sono rivelati una piacevole sorpresa: molto aromatici e fruttati, sono vini dal gusto p...

Pasta contadina alla calabrese

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 di Maria Lombardo Mi piace andare alla riscoperta di quei piatti della nostra tradizione contadina che rischiano di essere dimenticati. Un tesoro sommerso che andrebbe conosciuto e valorizzato per la sua bontà e la sua storia. La ricetta originale calabrese prevede invece un sugo con guanciale, pomodori e peperoni e al posto degli spaghetti una pasta fatta in casa con solo acqua e farina e lavorata  col "ferretto". E "i ricci 'e fimmina" - ricci di donna - si ottengono arrotolando la pasta a spirale attorno ad un ferro da calza che, pensate un pò, un tempo veniva dato in dote alla sposa che, secondo la tradizione, doveva saper fare 15 tipi di pasta 'e casa.  Ingredienti 300 gr di pasta o ferrettu 200 gr di pomodori 3 peperoni rossi carnosi 1 spicchio d'aglio 100 gr di guanciale basilico pecorino calabrese olio evo sale q.b. Preparazione Lavate e tagliate in quattro i pomodori e a spicchi i peperoni. Fateli cuocere in acqua bollente leggermente sala...

IL 19 AGOSTO 1860 AFFONDA A MELITO PORTO SALVO IL PIROSCAFO TORINO

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 di Maria Lombardo  Tra il 18 e il 19 agosto 1860 nelle acque dello Stretto di Messina due piroscafi il Torino e il Franklin, solcavano silenziosi il mare, erano i due piroscafi che dovevano portare 3.500 garibaldini sulle sponde calabresi. Salpati da Giardini Naxos, Garibaldi “assiepato” sul Franklin osservava attento l’orizzonte, consapevole che il successo della loro impresa dipendeva dalla capacità di sfuggire alla flotta borbonica. Ecco che si intravede la terra di Calabria si tirò un sospiro di sollievo i borbonici erano elusi! il Torino si incagliò sugli scogli nascosti sotto la superficie del mare. Bixio che ne era il capitano tentò manovre disperate, ma il piroscafo rimase fermo, immobile come una preda vulnerabile. Garibaldi, intuendo il pericolo imminente, prese una decisione audace: ordinò al Franklin di issare la bandiera americana e virare verso la Sicilia per cercare rinforzi. Un colpo di genio, che permise alla nave di sfuggire alla sorveglianza nemica. Ed e...

Pesto di Zucchine 

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 di Maria Lombardo Ingredienti  Zucchine 200 g Olio extravergine d'oliva 125 g Sale fino 2 g Pinoli 30 g Parmigiano reggiano da grattugiare 30 g Basilico 10 g Pecorino da grattugiare 30 g Preparazione Come preparare il Pesto di zucchine Pesto di zucchine Per preparare il pesto di zucchine lavate le zucchine, privatele delle estremità e, con l’aiuto di una grattugia dai fori larghi, sminuzzatele .Ponete le zucchine grattugiate in un colino ,salatele leggermente e lasciatele riposare per 30 minuti, così che perdano il liquido in eccesso. Quindi versatele nel mixer insieme ai pinoli e alle foglie di basilico precedentemente pulite con un panno asciutto  Aggiungete il parmigiano grattugiato ,il pecorino e una parte dell'olio .Quindi azionate il mixer e frullate per qualche secondo. Aggiungete la parte restante di olio e frullate fino ad ottenere una crema omogenea .Trasferite il composto in una ciotola e utilizzate il pesto di zucchine secondo le vostre necessità. Conservazio...

A SERRA LE VEDUTE DI MENZAGUSTU : RITO DI SERRA SAN BRUNO PER L'ASSUNZIONE

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 di Maria Lombardo Le Vedute fanno parte di una secolare tradizione, che affonda le sue origini nel ‘700, quando la Chiesa iniziò a percepire le esigenze degli strati più umili della popolazione, desiderosa di conoscere e tramandare gli episodi più significativi della vita di Maria e del suo figlio Gesù. Si tratta infatti di cinque enormi tele, che rappresentano altrettanti episodi della vita della Madonna, dalla sua nascita alla sua “dormizione”. Ogni tela verrà fatta vedere (da qui il termine “Vedute”) durante il canto dei salmi vespertini e, al Magnificat, ci sarà il suggestivo momento in cui la statua della Vergine verrà fatta salire imitando ciò che avvenne proprio durante la sua Assunzione al cielo. Anticamente, in tale occasione, veniva allestito “lu paratu”, che oggi è possibile ammirare nella chiesa della Consolazione di Brognaturo. L’altare maggiore dell’Assunta di Terravecchia rientra in quel particolare numero di “macchine” concepite per simili riti, durante i quali v...

San Rocco e Scilla (RC): antichi riti e tradizione

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 di Maria Lombardo La prima testimonianza del culto di San Rocco in questa località risale al 1595 e attesta la presenza di una confraternita votata al santo che protesse Scilla dalla peste reggina di fine ‘400.Oggi la  Chiesa di San Rocco ospita due statue oggetto di leggende e devozione: la prima, in pregiato marmo di pario greco, proviene da Venezia, città dove furono traslate le spoglie del santo e alla quale i marinai di  Scilla  si rivolsero per ottenere una reliquia; la seconda statua, in legno, è oggetto di una leggenda che la vuole scolpita da mano divina. La festa di  San Rocco a   Scilla  si tiene ogni anno il weekend successivo al 16 agosto, quando entrambe le statue vengono portate in processione nei quartieri  San Giorgio Chianalea e  Marina Grande . Il lungo corteo si compone di fedeli muniti di ceri giganti detti “ nthrocci ”, che accompagnano il santo, chiamato affettuosamente  San Roccheddu. L a domenica sera, ulti...

Involtini di melanzane ripieni: il contorno veloce e saporito

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 di Maria Lombardo  Ingredienti: 2 melanzane grandi (700 gr ) 80 gr di prosciutto cotto 200 gr di mozzarella 50 gr di formaggio grattugiato (30 gr per il ripieno, 20 gr da distribuire sugli involtini) 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 cucchiaio di pan grattato Sale e pepe q.b Prezzemolo e basilico a piacere 1 spicchio d'aglio Preparazione: Tagliate le melanzane a fette e grigliate. Poi preparate la farcitura tagliuzzando prosciutto, mozzarella, basilico e prezzemolo. Mescolate insieme e aggiungete il formaggio. Coprite ogni fetta e arrotolatela. Mettete gli involtini in una teglia e ricoprite con il formaggio. Infornate a 200° per 20 minuiti.

IL CALABRESE "SCONOSCIUTO" :GIAN LORENZO ANANIA

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 di Maria Lombardo Cosmografo e teologo calabrese di nome Gian Lorenzo Anania già nel 1573, in un suo importante trattato sull'America, a riguardo alle isole Bermuda scriveva: “Si vede l'isola di Bermuda disabitata ma non di Satiri, essendovene ritrovate di queste bestie alcune, che l'antica ed errante Gentilià adorò per Dei: sono della forma che si pingono humana, dopo che hanno le gambe caprine con le corna in testa”. Fu il primo infatti a citare l'isola di Bermuda! Eppure ancora su lui le notizie sono incerte, nacque comunque a Taverna nella Sila PiccolaPer alcuni studiosi sembra che la specialità di Anania fosse, più che la cosmografia, quella delle scienze occulte. In effetti era anche un grande conoscitore della cabala ebraica, aveva persino scritto libri sulla natura dei demoni e degli angeli.S tudiò scienze naturali, lingue e teologia probabilmente a Napoli. La sua opera intitolata "L'Universal fabrica del Mondo" fu ristampata fino a fine '50...