Almeno sette i capolavori del Bernini da vedere in Calabria.



di Maria Lombardo


 Il Parco Nazionale del Pollino non smette mai di stupire, bellissimo posto da visitare in ogni periodo dell’anno. Morano Calabro uno dei Borghi che dal 2003 è nell’ elenco dei Borghi più belli d’Italia ed è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la sua pittoresca posizione geografica oltre che per la pregevolezza delle opere d’arte custodite. Niente di cui meraviglarsi la Calabria è ancora una terra da scoprire! Di indiscussa bellezza le sue chiese incastonate in questa terra benedetta, due le chiese dove sono presenti delle opere di uno dei maggiori scultori italiani del periodo fra XVI e XVII secolo, il toscano Pietro Bernini (1562-1629) padre del celebre Gian Lorenzo il cui nome immortale è noto in tutto il mondo. Una scoperta sui generis la presenza di queste opere proprio a Morano la cui esistenza fu portata alla ribalta grazie alla tesi di una giovane ricercatrice. Ma come mai Bernini si trovò in Calabria? La risposta è molto semplice a Napoli dove “sostavano” tutti gli autori più noti conobbe i Sanseverino i padroni di Morano. Giunto per lavoro a Napoli si fermò per sempre poiché conobbe la moglie Angelica Galante, per lavorare al cantiere della Certosa di San Martino e lì nacque il figlio Gian Lorenzo. Dopo vent’anni di lavoro a Napoli approdò a Roma, sotto la protezione del cardinale Scipione Borghese.E fu nella Capitale che Pietro lavorò per Paolo V Borghese in diversi cantieri oltre a gestire la bottega dove il figlio Gian Lorenzo imparò il mestiere. Torniamo però a Morano Calabro, vicino al castello Normanno nella Chiesa degli apostoli Pietro e Paolo si trova il primo gruppo di opere di Bernini una chiesa questa che risale al 1007 ma con rifacimenti di vari periodi. Qui si trovano ben quattro statue in marmo di Carrara eseguite da Pietro Bernini, come dicevamo attivo in Napoli fra la seconda metà del ‘500 e la prima metà del ‘600. Le statue raffigurano: Santa Caterina d’Alessandria e Santa Lucia del 1592, San Pietro e San Paolo del 1602. Per poter ammirare altre opere del Bernini ci dobbiamo portare alla Collegiata di Santa Maria Maddalena, del maestro qui troviamo un Ciborio e due Angeli Oranti posti alle estremità dell’altare maggiore di questa Chiesa. Il gruppo scultoreo, dopo un attento restauro, nell’aprile 2012 è stato riconsegnato alla Città di Morano Calabro ed è stato collocato sull’ altare del braccio sinistro del transetto della Chiesa della Maddalena. La chiesa della Collegiata ha una storia di cappella suburbana e visto l’afflusso dei fedeli col tempo venne ampliata. Cominciano le restaurazioni in barocco calabrese e campanile e cupola rivestite di maioliche in stile campano di colore giallo e verde nel 1862. Oggi l’edificio religioso conserva la pianta originaria in croce latina: nelle navate laterali si trovano cinque cappelle per lato e sono divise in campate sormontate da piccole cupole, mentre la navata centrale ha volta a botte su cui si affacciano dieci finestre unghiate.

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