Un formaggio della tradizione calabrese: “a filicèta”di Morano Calabro ( CS)
di Maria Lombardo
La felciata di Morano
Calabro è un prodotto solo del comprensorio di Morano, quindi per assaggiarla
dovete fare come me, recarvi in questo borgo meraviglioso. Questo sublime
prodotto viene chiamato “ Pane degli Angeli” come dare torto! Ha origini
remotissime che sono legate alla tradizione della locale pastorizia che
solevano consumare il formaggio appena fatto e caldo. Prende il nome dalle
felci nel quale viene avvolto e da cui ne prende gli aromi, la sua pasta resta
umida morbida e prelibata. Questo prelibato formaggio, fresco e tenero,
con superficie liscia, è stato sempre presente sulle tavole dei contadini e
delle famiglie nobili del luogo.Si racconta, inoltre, che gli artigiani del
legno usavano barattare con i pastori locali un caratteristico secchiello fatto
con legno di gelso (specifico per la felciata) in cambio del gustosissimo
formaggio. La sua tipicità è nella lavorazione prodotta con l’80% di latte caprino e solo il 20% ovino, la
Felciata viene lavorata con caglio di capretto o agnello e viene insaporita con
le felci anche durante la coagulazione. Dopo 30-45 minuti si procede alla
raccolta della cagliata con la cocchiera (attrezzo tipico di legno d’acero) ed
al suo trasferimento in secchielli di legno di gelso specifici, avendo cura di
formare strati omogenei di cagliata e di felci. Il risultato è un formaggio
fresco, morbido, che compare sulle tavole estive poiché è realizzato col solo
latte dei migliori pascoli, quelli in cui le piante conferiscono al prodotto
sapori e profumi unici. Il periodo della Felciata va da maggio a settembre. Attualmente
si usano anche contenitori di vetro, di ceramica o di terracotta per servirlo.
Se vi capita di assaggiarlo chiedetelo con miele d’acacia o
con pane fresco cafone. Si accompagna a frutta secca, ma è ottimo anche condito
con olio extra vergine di oliva. Predilige un vino bianco, secco
e leggero.
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