Tradizioni arbëreshe scomparse a S. Lorenzo del Vallo sul giorno di San Giovanni: “U pupullu i San Giuannu”


 

di Maria Lombardo 


 

Quando nel  XV sec. giunsero gli Albanesi, un gruppo si stanziò nel Casale de Spizano ripopolandolo, mentre un altro, più consistente, proseguì stabilendosi nel “Casale de Sanctu Laurenctu” dove da secoli esistevano un nucleo ed una struttura urbani ben consolidati. Qui gli albanesi si misero a dimora in un quartiere alle falde settentrionali del colle di Serralta, dove edificarono la chiesa di S. Nicola per celebrare le proprie funzioni secondo il rito bizantino, professione di fede che praticarono ben oltre la soppressione violenta del rito avvenuta nella vicina Spizano nel 1668.La presenza degli Albanesi in S. Lorenzo terminò quando il Marchese Marcello Pescara, attorno al 1572, imponendo esose gabelle a tutti i sudditi, determinò la loro fuga  verso  la vicina Spizano, allora sottoposta ai Principi Sanseverino di Bisignano.Della presenza arbëreshe  in S. Lorenzo del Vallo rimangono alcuni cognomi mentre due rituali, praticati fino agli anni ’50 del secolo passato, legati alla festa di S. Giovanni Battista (“Shënjanji”), santo molto importante nelle liturgie della Chiesa d’Oriente,  sono purtroppo scomparsi. Il  24 giugno, giorno natale di S. Giovanni Battista, le fanciulle sallorenzane confezionavano un pupazzo  di pezza rivestito con le fasce da neonato e con il viso abbellito di fiori. In seguito si recavano presso la nicchia di S. Leonardo dove, con acqua benedetta battezzavano il pupazzo passandoselo l’un l’altra e recitando un’orazione rituale. Con questa cerimonia esse diventavano “comari per sempre”. Dopo aver tolto i fiori dal viso del pupazzo e offerti al santo, le fanciulle gioiosamente si recavano a casa per festeggiare l’avvenimento.Nel pomeriggio, nuovamente, dopo aver recitato l’orazione rituale esse cresimavano il pupazzo con altre “comari”.Questo rituale infantile, così eseguito, è strabiliante e ancora una volta conferma la presenza albanese ed il rito bizantino nella vicina S. Lorenzo del Vallo: infatti, secondo la tradizione religiosa orientale, il sacramento del battesimo viene amministrato contemporaneamente a quello della cresima!


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