Finocchietto selvatico di Calabria “Finocchiu i timpa”.
di Maria Lombardo
Pianta originaria dalle regioni mediterranee con terreni
ghiaiosi. E’ una pianta perenne dotata di aroma dolce ed intenso! Fin
dall’antichità è stata utilizzata come pianta alimentare e medicinale per le
sue proprietà digestive, ricostituenti e aromatiche. Le parti utilizzate
sono i nuovi germogli e i semi. I nuovi germogli si usano per la preparazione
di minestre; i semi crudi per aromatizzare gli insaccati e i sott’oli in genere
e per la preparazione di un liquore stimolante e digestivo. Nei semi, infatti,
è contenuta la più alta concentrazione di anetolo, composto aromatico, di cui è
ricca tutta la pianta. Pare che
nell’antica Roma il finocchio venisse utilizzato per coprire i cattivi odori e
sapori di cibi poco freschi e che da questo trucco di cucina sia nato il
termine «infinocchiare», cioè ingannare, imbrogliare. Attenzione la pianta era
conosciutissima ed apprezzata dai Greci e diffusissima anche in Oriente. Questi
popoli antichi la consideravano una pianta molto preziosa per i suoi mille usi.In
Calabria queste proprietà sono conosciute da millenni e il finocchio è tuttora
molto usato sia in cucina che in fitoterapia, il più grande utilizzo è in
cucina le bevande , le tisane ed il rosolio. Decotti vari si aromatizzano i
salumi i primi piatti e le carni in genere, è una pianta umile ed alla portata
di tutti . Insomma uno dei tanti regali di questa splendida regione.
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