L’operazione Descend on Calabria: La battaglia di Maida.






di Maria Lombardo


Il 4 luglio 1806 scoppiò a Maida in Calabria una feroce battaglia che fece scrivere fior fiore di saggisti sulla cruenza di questo evento, che sarebbe servito ad annettere alla Francia anche le Calabrie. Bisognava assolutamente completare la fagocitazione del Regno di Napoli mentre Ferdinando IV fuggiva in Sicilia. Intanto la paura che i Napoleonidi potessero raggiungere Palermo indusse il Borbone a far giungere nella piana di Sant'Eufemia 5000 uomini e armi alle dipendenze dell'inglese Smith. Una battaglia che vide francesi e inglesi battersi sulle collinette di Maida lambite dal fiume Amato. I due eserciti in lizza giunsero sul posto per strade diverse come giusto che sia! I Francofoni salivano da Monteleone, Scilla, Catanzaro mentre gli Inglesi da San Biagio oggi Sanbiase. Gli scontri durarono meno di mezz’ora, ma furono violentissimi, tanto da provocare la perdita di oltre 2000 francesi tra ufficiali e militari di truppa e oltre 300 britannici. Tuttavia per comprendere il discorso cito un brano che è tratto dallo scritto di James Grant del 1848, pubblicato in Italia nel 1863 con il titolo I Briganti nel 1806 ovvero una spedizione nelle Calabrie, memoria di un aiutante di campo inglese.”Il mattino della battaglia era uno de’ più belli e sereni ch’io n’abbia mai veduto in Italia. Al levare del sole le masse gigantesche degli appennini, le verdeggianti risaie, i lussureggianti vigneti, le città e i paeselli biancheggianti di mezzo alla verzura, i conventi solitari, i castelli feudali, le chiesuole rusticane, i boschi ondeggianti – tutto fu inondato di una luce di oro purissimo. Ma noi non ci demmo pensiero delle magnificenze ineffabili della splendida natura meridionale, si del nemico soltanto in posizione davanti a noi, e mentre i nostri tiragliatori già cominciavano a scaramucciar coi francesi noi non potevamo non pensare al sangue che doveva scorrere anzi che quel sole glorioso che illuminava si rituffasse nella marina. Sarò io vivo ancora per ammirare il tramonto, come ora il nascere?”. L' ufficiale inglese partecipò a questa operazione con numerose azioni culminanti nella battaglia di Maida (4 luglio 1806). I francofoni lo definirono l’affaire de Saint Euphéme, perchè ebbe eco ovunque sostiene il col Luccio:”la vittoria di Maida ebbe un eco grandissimo in tutta la Calabria, in Sicilia, dovunque erano avversari di Napoleone: ad essa si volle dare importanza assai superiore a quella che era in realtà: lo Stuart fu creato Conte di Maida i giornali inglesi esaltarono il valore delle truppe […] e si volle attribuire il successo ad una nuova tattica … quasi l’inizio di un’era nell’arte militare”. Bisogna però capire il perchè questa battaglia si svolse, nel 1805 viene stipulato il trattato di Schӧnbrunn Napoleone dichiara caduto il casato Borbonico ordinando di occupare Napoli. Massena si fionda su Napoli, Duhesem veniva inviato alla conquista della Puglia ed il generale Reynier nelle Calabrie per sbaragliare quello che rimaneva dell’esercito borbonico, comandato dal generale Damas. Verso Lagonegro e poi su Castrovillari affrontò il Principe di Canosa a Campotenese sconfisse i borbonici. Il 17 marzo 1806 Giuseppe Bonaparte fu posto sul trono del Regno di Napoli. E nel mentre Ferdinando scappava a Palermo, il Bonaparte visitava i suoi possedimenti, tra cui il 24 aprile 1806 Catanzaro, ospite della famiglia De Nobili della Bagliva nel Palazzo di Santa Chiara, ed i calabresi iniziavano ad insorgere contro la presenza dei francesi nei loro territori (come a Soveria Mannelli), Ferdinando IV e soprattutto sua moglie Maria Carolina incominciarono a tessere trame diplomatiche con i britannici affinché i Borboni potessero realizzare la riconquista del Regno di Napoli. I noti atti di un convegno tenutosi a Maida nell'82 La battaglia di Maida nella storia mediterranea e calabrese si riscontra un primo passo dei Borbone affidando la battaglia in mano inglese.Era necessario riportare le Calabrie sotto il giogo Napoletano perchè vicina la Sicilia e quindi i Francesi non dovevano passare. Smith decise di passare via mare e riuscì a sbarcare ad Amantea!. Intanto le Calabrie insorgono ed i Napoleonidi sono impegnati in Calabria Citra a sedare le rivolta, che addirittura minacciavano la città di Cosenza, mentre il generale Reynier nella Calabria Ultra aveva poco più di 7000 uomini dislocati tra Scilla, Monteleone, Nicastro, Catanzaro e Crotone. Era questa l'occasione giusta! Così nacque l'operazione Descend on Calabria con Sidney Smith e Stuart che decisero di sbarcare a Sant’Eufemia con un corpo di spedizione di poco meno di 6000 uomini al centro dei due schieramenti francesi. I Britannici come segugi si misero sulle orme dei francesi e lì individuò nei pressi di Maida. Le 4 truppe di Smith si misero in marcia verso i francesi già all'alba, alle 9 si trovarono de visu.I britannici avevano la linea avanzata composta dalla fanteria leggera, con a capo il ten. col. Kempt, e dal 35° battaglione del maggiore Robinson in attesa, nella caratteristica posizione che sarà conosciuta come la sottile linea rossa;poi vi sono i francesi che vengono crivellati dal fuoco nemico, fucilate che decretarono la fine della battaglia. I francesi furono sconfitti dagli inglesi Raul Gueze:”la sottile linea rossa significava che ogni battaglione schierava 600 uomini in doppia fila spalla a spalla per 320 metri mentre la colonna francese schierava in prima fila solo 132 combattenti. La colonna francese, prima di effettuare lo sfondamento, poteva ricevere da 50 metri una doppia serie di 600 colpi ai quali era in grado di opporre solo 132 colpi in buona parte perduti perché i francesi tiravano in movimento mentre gli inglesi immobili avevano agio di mirare. I britannici ebbero la meglio a Maida perché 600 proiettili ben mirati è 4 volte più potente di 132 mal diretti”. I francofoni scapparono tra Catanzaro e Crotone e gli inglesi a liberare le Calabrie. Con successo conclusero l'episodio a favore del Borbone ma lasciando il territorio nelle mani dei ribelli calabri con la speranza di liberare in modo definitivo la loro terra dai francesi, con il solo risultato di conoscere i tribunali militari francesi e le stragi di massa. E quando lo stesso Reynier, uno dei protagonisti della battaglia di Maida, fu battuto dai britannici in Portogallo, Napoleone – così si dice – affermò: nessuno ha imparato niente da Maida. Purtroppo i franchi rimasero nelle Calabrie fino al tradimento di Murat, e solo con il congresso di Vienna i Borboni riuscirono a riavere il loro regno ed i calabresi a considerarsi liberi dallo straniero. Dopo Maida infatti la Calabria insorse e per almeno 4/5 anni non fu possibile per i francesi controllarla.




Commenti

  1. cìè niente daa celebrare o inglesi o francesi o borboni o savoia o lega sempre oppreesori stranieri aiuttati dai nosctri kapò ancora ogi questaa e la chiave delle storia del sud a cominciare dei romani

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