I “vecchiarellii” dalla tradizione Arberesche a tutta la Calabria.
di Maria Lombardo
Tanti nomi per
identificare un solo prodotto genuino,salutare e proveniente dalla cultura
albanese fino a noi.Vecchiarelle, vissinielli, crispedde o come volete
chiamarle a Nicotera e Limbadi si chiamano “vecchii” e sono la pizza dei
poveri. In alcune zone come nel cosentino vengono venduto calde calde ripiene o
no, nelle fiere. Insomma uno street food calabrese! Un tempo era una frittella
che si faceva sotto le feste Natalizie, oggi si fa per dare un assaggio al
turista calabrese di quella che è la cucina povera calabrese. Ecco a voi gli
ingredienti: 500 g di farina 1/2 cubetto di lievito di birra olio extravergine
d'oliva 1 cucchiaino di sale acqua q.b. olio per friggere zucchero semolato a
piacere se intendete farle dolci. Iniziamo dall’impasto: preparate il lievito
da sciogliere in acqua tiepida, unite farina, sale, e un cucchiaio di olio e
poi lavorare energicamente. L’impasto finale deve essere morbido ed omogeneo,
ed è una qualità fondamentale. Coprite l’impasto e lasciate lievitare fino al
raddoppio della pasta. Appena la lievitazione è ultimata preparate piccole
“pitte” o ciambelle se volete essere scenografiche ed infine friggete fino alla
doratura. Servitele anche ripiene e godetele calde e croccanti.
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