Chinuliji, dolci con ceci di Pizzo Calabro: la Calabria delle tradizioni spopola a Natale.
di Maria Lombardo
Vigilia dell'Immacolata
il momento giusto per preparare un dolce per l'imminente festa. Ecco che vi
presento un dolce tradizionale del vibonese, vi porto nella tradizione
pizzitana. Tempo di cotture di legumi al fuoco! E magari dopo aver consumato un
buon piatto di ceci in brodo o con la pasta la buona massaia pizzitana sa
preparare una ricetta tipica del luogo che si tramanda di madre in figlia: i
Chinuliji. Un dolce sui generis e conforme alla regola del riutilizzo ma rimane
il cavallo di battaglia delle donne napitine. Impasto a base di ceci e frutta
secca sono i dolci del Natale pizzitano fagottini carichi di sapori del Natale
su cui dominano cannella, chiodi di garofano e cioccolato. E' chiaro che il
suffisso “chinu” riporta al ripieno carico di bontà. Molteplici gli ingredienti
del ripieno, una lunga carrellata di squisitezze che rispecchiano la
tradizione. Ora però elenchiamoli tutti gli ingredienti ed usateli tutti.
Ingredienti per il ripieno:
- 350 g di ceci cotti e sgocciolati (conservare
l’acqua di cottura);
- 65 g di zucchero;
- 30 g di cacao amaro;
- 65 g di noci sgusciate;
- 65 g di mandorle tostate;
- 65 g di nocciole;
- 65 g di pinoli;
- 50 g di uva passa;
- mezzo bicchiere di liquore strega;
- mezza stecca di cannella;
- 2 chiodi di garofano;
- mezza bacca di vaniglia;
- mezza tazzina scarsa di caffè macinato;
- 80 g di
cioccolato fondente.
Inoltre serve una buona pasta frolla per contenere tutto il
ben di Dio elencato in calce.
Per l'impasto servono questi ingredienti base:
- 330 g di farina 00;
- 10 g di strutto;
- 20 g di zucchero;
- 150 ml di acqua di cottura
dei ceci fredda;
- 30 ml di vino bianco;
- un pizzico di sale.
Prima la massaia andava
ad occuparsi del ripieno, tutta la frutta secca veniva trattata al mortaio
grossolanamente, oggi si usa frullarla, poi si sminuzza il cioccolato fondente.
Aggiungere gli altri ingredienti ovvero i ceci schiacciati e passati al
setaccio, lo zucchero, il cacao amaro, il liquore, i semi della mezza bacca di
vaniglia, il caffè macinato ed infine la cannella ed i chiodi di garofano
ridotti in polvere. Mescolare bene tutto e lasciare riposare il composto almeno
12 ore in frigo. Ecco perché le massaie partono dal ripieno un po' perché si
deve rapprendere un po' per la macerazione con il liquore. La pasta frolla si
fa in un secondo momento farina, strutto, sale e zucchero si lavorano con vino
ed acqua dei ceci, tanto per rendere la pasta morbida ed adatta all'impasto.
Tiriamo una sfoglia sottile e ricaviamo dei cerchi che riempiremo con un
cucchiaino di ripieno, richiuderla a mezzaluna e friggere i chinuliji in olio
profondo. Questo è un dolce fritto quindi un'ottimo dessert per Natale servito
con un buon passito locale.
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