Corrisponde del Quotidiano del Sud :” Io ho dei parenti mafiosi si tenga forte”
Quasi ogni giorno sul profilo facebook della
corrispondente Enza Dell’Acqua e della “compagna di
merende”Lia Staropoli il falso avvocato di Limbadi “paladina” dell’antimafia senza
titoli e ne storia basta indagare nella vita lavorativa del padre lo ricordiamo
affinchè la Dottoressa Manzini possa capire bene, volano strali a voce alta di
personaggi in cerca davvero di un posto al sole. C’è una cosa però
che un’attenta
giornalista come me non può non divulgare può essere che la giornalista riderà
dicendo ha scoperto l’acqua calda sui i miei parenti mafiosi ma chi l’ha conosciuta
come la giornalista anticosche mi darà certo ragione. Bando alle ciance così si
fanno le inchieste! Ricordiamo che all’indomani del
matrimonio show dopo che per anni si è scambiata affettuosi auguri di
compleanno con quelle che lei definisce, da quando ha iniziato a sognare posti
di spicco con la Staropoli, cognate del boss nicoteresi e Limbadesi che la signora Enza conosceva bene poichè faceva i tarocchi per loro. Queste nicoteresi diventate cognate del boss dopo il matrimonio “trash”, prima erano
semplici nicoteresi, fiutando chissà di scrivere tanti pezzi per quell’evento. Peccato
però che quel giorno i carabinieri non c’erano e da
onesta cittadina mi sono chiesta dove fossero (
abitando a 20 metri dalla caserma) sapevo benissimo dove erano.
Vilipendio perquisizione con 41 tulp da Vittorio Iacobino oggi marito della
Staropoli. Sono diventata la loro nemica numero
uno, occhio sono dura a morire! E’ chiaro che già
è stato demolito il teorema della Dell’Acqua già
spiegato nel blog Mediterraneinews subito dopo la sua apparizione all’Arena di Giletti
in un post di cui abbiamo screen (noi non diciamo nulla senza dimostrare) la
stessa dice:” ho tenuto nel mio gruppo (Nicotera siamo Noi)
il Mancuso riferito a Emanuele Mancuso poiché manteneva un basso profilo, poi è
successo che il Mancuso mi attaccò perché io dovevo raccontare la sua versione
dei fatti sul problema avuto con Cavallari e l’ho dovuto
cancellare” era il 6 gennaio dell’anno scorso da
quel momento le due donne hanno dichiarato guerra verbale al Mancuso ed a chi
diceva l’assenza spudorata dei carabinieri locali
durante quel matrimonio. Per la “giornalista”locale basta che
un Mancuso qualsiasi usi un basso profilo e può rimanere nel gruppo parole sue
tramutate in persecuzioni a chi abbia scambiato anche un ciao via web col
Mancuso. E’ chiaro che la corrispondente si è fatta
spiegare il concetto di consenso social dalla Staropoli la quale basa la sua
vita su Facebook avendo solo quello come punto di riferimento, capita poi di
incontrarla da sola ed il “leone da tastiera” che è in lei
non esiste, annientato ed annichilito! La corrispondente sempre in quel post
datato 6 gennaio 2017 si da a sfoghi sulla sua famiglia “io appatregnu” come si dice da
queste parti ma vediamo nello specifico cosa dice:”Per essere un
cronista d’assalto le manca davvero molto. Nel mio gruppo
chiunque può inserire senza filtri da parte mia, Emanuele Mancuso è stato
inserito da gente che va di cognome Mancuso si tenga forte di Mancuso il gruppo
è pieno” inveiva contro Montuoro la corrispondente che
da signore non l’ha degnata di risposta. “ Si tenga forte
Nicotera sono anche loro e lei lo sa bene” certamente se
la Manzini legesse e so che lo farà come
per gli articoli precedenti avrebbe molto da domandarsi e domandare alle “compagne di
merende”. La Dell’Acqua chiosa “ si tenga forte
anch’io ho dei
parenti mafiosi e parenti lontani che
hanno sposato elementi della sagrada familia perché vede uno è come si comporta
non i parenti che ha”. Mi dispiace cara Enza la letteratura in
giurisprudenza non dice così … io che non ho parenti mafiosi da esibire non
so proprio come comportarmi. Certamente Noi confidiamo nella sagacia della Manzini pena invece per Sap e Coisp che permettono di dire ad una persona senza titoli di aver lavorato per loro .E' il caso di dire ED IO PAGO!
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