Tutti attaccano Lia Staropoli come mai?
di Maria Lombardo
Nuovamente la Presidentessa di ConDivisa sparge i
suoi strali avvelenati sulla fantomatica condizione di venire sempre attaccata
sul web cosa ben diversa dalla minaccia.
Sulla situazione della Staropoli siamo tutti ampiamente informati vita morte e
miracoli se mai ne ha fatti o magari vorrebbe farli per depennare gli anni di
lavoro di suo padre tale Francesco Staropoli classe ’51 per la Kero Sud ditta
edile facente capo alla cosca Piromalli .
Non stiamo dicendo nulla di anomalo abbiamo le prove e questa situazione va a discapito della “pasionaria”
delle divise e degli enti di polizia che hanno diramato comunicato stampa. Il
sindacato di polizia esprime solidarietà a Lia Staropoli, da sempre impegnata
contro la ‘ndrangheta, attaccata sul web: “Al suo fianco senza se e senza ma”.
Ci chiediamo ancora una volta come mai il Coisp ente pagato da soldi pubblici
non voglia spiegare come mai abbia permesso all’amica Staropoli di sostenere di
aver lavorato per loro senza essere avvocato. Sapere è un diritto del cittadino
onesto e già il termine amica è eloquentissimo. Siamo davvero allibiti sul
comunicato del Coisp anche perché più di un carabiniere tra Nicotera e Limbadi
ha preso le distanze dalla Staropoli e siamo pronti a svelare i nomi. Siamo
sicuri che l’ente di polizia cerchi di salvare il salvabile e debba rendersi
conto che è il popolo ad avere le tasche piene di questo strano personaggio
visto le innumerevoli querele che la donna ha collezionato. Il coisp parla di attacchi in tutta la
Calabria verso il falso avvocato di Limbadi. Niente di meno tutta la Regione
attacca questa donna di uno sperduto borgo del Vibonese? Il Coisp ancora sostiene che l’amica Lia Staropoli, da sempre schierata
contro la ‘ndrangheta ed aggiungo io, ha vissuto per anni con i proventi del
padre che fino al 2016 ha lavorato per la ditta espressa in calce e attivamente
impegnata a favore delle Forze dell’Ordine. Attacchi vili, come quelli che ha
ricevuto sul web quando noi stessi ci siamo mossi in difesa sua e dei principi
di legalità, e questa volta subdoli, visto il tentativo di trascinare in
un’aula di tribunale la Presidente di ConDivisa e lo stesso Coisp. Ancora una
volta esprimiamo il nostro massimo sostegno e la nostra solidarietà a Lia
Staropli, e ribadiamo, una volta di più, che non c’è tentativo di zittirci che
possa funzionare. Il Coisp continuerà sempre nell’opera di denuncia che lo
contraddistingue, ogni qualvolta servirà, senza alcun calcolo di convenienza o
opportunismo, e senza farsi intimorire”.Questo il commento di Domenico Pianese, segretario generale del Coisp,
Sindacato indipendente di polizia, alla notizia diffusa dalla presidente
dell’associazione ConDivisa, Lia Staropoli, che ha pubblicamente raccontato ciò
che è accaduto. Ricordiamo alla Staropoli che si deve difendere in tribunale
Noi le sue magagne le conosciamo tutte, comprese anche quelle del marito
Vittorio Iacobino sbattuto fuori dalla Caserma di Nicotera dopo aver attuato
atti poco chiari coperto da 41 tulp.
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