Emanuele Mancuso muove querela contro il Coisp e Lia Staropoli:” se io figlio di un boss la Staropoli nata, cresciuta e pasciuta con i soldi del padre che ha lavorato sempre con ditte legate a consorterie di primo piano”.


di Maria Lombardo



Anche questa volta Emanuele Mancuso figlio del boss Pantaleone alias “u ‘ngegnieri” non va per il sottile  il quale invia nota di rettifica a zoom24.it ecco quanto dice il Mancuso:”Il sottoscritto Emanuele Mancuso nato a VV il 14.2.1988 e residente a Nicotera via Foschea 2 trav. n.6 In ordine all’articolo (allegato alla presente) pubblicato in data 11.12.2017 h 15:37 dal sito zoom.24.it. attinente ad una presunta notizia di cronaca , nella quale il giornale - ha concesso spazio ad una nota inoltrata dal sign. Domenico Pianese segretario generale del Coisp nonché in difesa dell’amica Lia Staropoli. Si chiede a vostra sign. di pubblicare la seguente nota di replica con le modalità identiche concesse al sign. Domenico Pianese , in modo tale , da poter garantire un trattamento pari - soprattutto volto ad una corretta informazione circa la veridicità dei fatti. Si fa presente che per il medesimo articolo , il sottoscritto sporgerà nuovamente querela. Mi assumo ogni responsabilità circa il contenuto della nota di replica. Premesso che è sufficiente precisare che la nota diramata dal sign. Domenico Pianese sia priva di alcun riscontro - circa le presunte e nuove minacce rivolte dallo scrivente nei confronti dell’amica se nonché dott. Lia Staropoli . Come è noto - le presunte - nuove minacce rivolte alla dottoressa citata - sono state poste in essere da soggetti diversi e non dallo scrivente , ciò vale a dire che nulla - si può così facilmente riassumente circa il decreto di archiviazione alla quale il Mancuso si è opposto , per altro “ vicenda risalente nel tempo. Sono rammaricato dalle dichiarazioni rilasciate da un noto professionista alla quale gli è demandato un incarico importante. Sebbene la legge prevede la possibilità di opporsi ad un decreto di archiviazione , il sindacato del coisp o meglio la nota recita “ il pm ha chiesto l’archiviazione perché la querela è infondata e priva di riscontro - ed il Mancuso si è persino opposto “ Un garante della giustizia può ironizzare circa la possibilità - del querelante di poter proporre opposizione - atteso che la norma lo prevede per legge ? Se tale legge lo consente , allora invito il sign. Domenico Pianese a rispettarla , sarà chi di competenza a decidere in merito. Invito altresì il sign. Domenico Pianese a fare corretta informazione , come nel caso di specie - in modo corretto veniva specificato che il sottoscritto e querelante sia figlio del boss. ( non meglio indicato ) - al pari , sarebbe stato corretto specificare che il padre della Dott. Staropoli prestasse servizio presso una ditta facente capo ad una consorteria mafiosa di rispetto. In fine e per concludere , la legalità tanto paventata non è il reale obbiettivo ricercato atteso che la stessa nota dimostra in totale evidenza un interesse privato - amicale / in totale conflitto con l’interesse istituzionale quale quello della giustizia e del rispetto dei diritti altrui , che - anche in questa sede è stato violato - atteso che , nulla ma proprio nulla - semmai fossero realmente accertati , hanno a che vedere tali episodi con la Ndrangheta - e anche se lo fosse , allo stato attuale - non risultano atti giudiziari che avvallano tale versione fornita , ciò vale a dire che - diramare note false e diffamanti dimostrano l’esatto contrario di quanto pubblicizzato. Concludo confidando negli organi istituzionali sperando che non si lascino condizionare da rapporti amicali e di potere.” Ricordiamo che  già ieri abbiamo pubblicato articolo per “denunciare” anomalie in tutte queste minacce alla Staropoli e le strane parole del Pianese:”  Attacchi vili, come quelli che ha ricevuto sul web quando noi stessi ci siamo mossi in difesa sua e dei principi di legalità, e questa volta subdoli, visto il tentativo di trascinare in un’aula di tribunale la Presidente di ConDivisa e lo stesso Coisp. Ancora una volta esprimiamo il nostro massimo sostegno e la nostra solidarietà a Lia Staropli, e ribadiamo, una volta di più, che non c’è tentativo di zittirci che possa funzionare. Il Coisp continuerà sempre nell’opera di denuncia che lo contraddistingue, ogni qualvolta servirà, senza alcun calcolo di convenienza o opportunismo, e senza farsi intimorire”. La Staropoli falso avvocato, probabilmente soffre di manie di protagonismo la invitiamo a ridimensionarsi anche perché non ci spieghiamo se lei combatte la n’drangheta (?) ma è vissuta con soldi guadagnati dal padre in ditte di consorterie mafiose di livello, si è beccata assieme alla compagna di merende almeno 20 querele a testa da molti cittadini del comprensorio Nicotera- Limbadi lasciamo al giudice il compito di essere implacabile ma nelle beghe della Staropoli la n’drangheta c’azzecca poco. Cerca solo un posticino caldo di rilievo?

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