A pitta maniata una torta salata calabrese.
di Maria Lombardo
Si chiama “pitta maniata” perché questa torta rustica va
mescolata unendo tutti gli ingredienti. E’ presente in tutta la Calabria ed è
molto apprezzata specie d’inverno. Una pitta che deve essere lavorata con “olio
di gomito” in modo che la pasta lieviti ed i cucurci si distribuiscano in modo
omogeneo. Questo piatto ricco si prepara regolarmente da Carnevale fino a
Pasquetta, almeno nei tempi passati oggi la troviamo quando la massaia decide
di preparare tradizionale e genuino.Intanto si parte da una base di pasta per
pizza o pane farina, lievito, acqua e
sale q.b poi si aggiungono i cucurci a pasta “lievita” altre invece li adagiano
mentre si prepara la pasta base, si può fare come si vuole! Attenzione i
cucurci vanno sciolti in acqua calda e poi mescolati nell’impasto. Insomma era
un piatto contadino fatto con quello che rimaneva nella “caddhara” dei ricchi e
raccogliendo questi residui nasceva un prodotto squisito.
Eccovi gli
ingredienti:
500 gr di farina 0
Lievito di birra 25 gr
Un cucchiaino di zucchero
300 ml di acqua
200 gr. di cucurci
Sale q.b.
Per il ripieno
200 gr. di caciocavallo
200gr. di salsiccia
3 uova sode
50 gr. di strutto
Lievito di birra 25 gr
Un cucchiaino di zucchero
300 ml di acqua
200 gr. di cucurci
Sale q.b.
Per il ripieno
200 gr. di caciocavallo
200gr. di salsiccia
3 uova sode
50 gr. di strutto
L’impasto una volta steso, viene poi farcito
con uova sode, salumi e formaggi locali. In base ai propri gusti, si può
aggiungere peperoncino piccante. Ricavata una prima sfoglia di pasta si adagia
il ripieno ed i cucurci la pasta va arrotolata e si posiziona in una teglia da ciambellone, precedentemente
spennellata con olio d’oliva. Fare lievitare ancora per circa un’ora. Spennellare
di olio d’oliva e cuocere in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Deve
essere dorata.
Consumata anche da fredda è una vera delizia.
Consumata anche da fredda è una vera delizia.
Buon appetito
!
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