Il sanguinaccio la vera ricetta Calabrese.
di Maria Lombardo
La mia personale presentazione dei riti
culinari Calabrese passa da una ricetta
antichissima quella “du sangunazzu” una dolce crema di cacao fondente con
mistura di sangue di maiale preparata sotto Carnevale. Il sanguinaccio è
aromatizzato con sangue fresco di maiali, il che gli fornisce un caratteristico
retrogusto acidulo. Veramente una ricetta antichissima visto che la regolare
normativa vieta la vendita in alcune Regioni fin dal 1992, a meno che il sangue
non sia conservato subito. Precauzioni legittimissime! Eppure il maiale un
tempo era l'animale sacro per eccellenza, per le sue virtù nutritive e per la
sua preziosità, era considerato quasi sacro e sacrilego era sprecarne anche
solo una goccia. Nella cucina calabrese Viene preparato con il sangue di
maiale, più l'aggiunta di ricotta o vino cotto. In altre parti della calabria
(sibaritide) viene preparato come crema cotta partendo dal sangue fresco di
maiale e cacao in polvere, a fuoco lento (spesso al caminetto) e in genere
viene aggiunta noci e o uva passa. Inoltre altre gustose varianti si possono
trovare in giro per i paesi dell'entroterra. Vediamo come si prepara e cosa
serve per deliziare grandi e piccini: 600 g di zucchero 150 g di cacao amaro 50
g di farina 1/2 l di sangue di maiale (colato) 1/2 l di vino cotto ( c'è chi
adesso usa il latte) 400 g di cioccolato fondente, 50 grammi di grasso di maiale
( strutto) 100 grammi di cedro o uvetta arancia candita. 50 g di noci
spezzettate 1 bustina di vaniglia, 1 presa di cannella,1 bicchierino di rum
Queste le dosi per la preparazione base che un tempo si faceva in tutte le case
dove si macellava il maiale. Il sanguinaccio veniva preparato con il sangue del
maiale raccolto in un recipiente al momento della macellazione; Il sangue
tenuto a riposo ee colato per evitare la coagulazione viene travasato in una
pentola alta. Si uniscono lo zucchero, la farina, vino cotto e mescolare
energicamente. Aggiungi lo strutto e il cioccolato fondente tagliato a scaglie
piuttosto sottili,le noci e i canditi, quindi avvia la cottura a fiamma
bassissima. Il prodotto deve bollire almeno 30 min per addensarsi aggiungendo
alla crema con la vaniglia, il bicchierino di rum e la cannella. Il dolce buono
e nutriente, squisito per grandi e piccini, può essere anche conservat in
barattoli, versandolo ancora caldo e poi sterilizzarlo per 15 min in acqua
bollente.Purtroppo, questa gustosa preparazione sopravvive ancora solo in pochi
piccoli paesi dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni,
fortunatamente, vengono gelosamente conservate. Oltre alla variante
tradizionale a Tortora nel cosentino si prepara un tipo di sanguinaccio con
riso; proprio quest’ultimo ingrediente lo caratterizza dalle tante versioni del
sanguinaccio dolce realizzato in Calabria. Ripropongo la ricetta per la
singolarità.Gli ingredienti per realizzare il Sanguinaccio di Tortora sono: 500
ml di Sangue di Maiale fresco; 2,5 litri di Acqua; 1 kg di Riso Arborio; 1 kg
di Zucchero Semolato; 250 gr di Cacao Amaro in Polvere; 1 scorza di Limone
grattugiata; 1 scorza di mandarino grattugiata; 1 scorza di Arancia
grattugiata; 1 cucchiaio di Sugna di Maiale; mezzo cucchiaino da caffè di
Cannella in Polvere; mezzo cucchiaino da caffè di Chiodo di Garofano in
Polvere; mezzo bicchiere da vino di Liquore di Anice; 160 grammi di Uva Passa
(Uva Sultanina) Tempo di Preparazione 45 minuti circa. Assieme a tutti gli
ingredienti si versa il riso nel sangue filtrato quando il riso è a mezza
cottura aggiungete la sugna, la scorza dei tre agrumi, il chiodo di garofano,
la cannella e l’anice, sempre continuando a girare. Quindici minuti prima che
il sanguinaccio sia pronto versate lo zucchero ed il cacao preventivamente
miscelati a secco per evitare che il cacao si aggrumi, ed infine l’uva passa,
continuando sempre a girare.Quando il sanguinaccio sarà pronto versatelo subito
nei piatti e lasciatelo raffreddare prima di gustarlo. Buon Appetito Calabria!
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