L'altare maggiore della Chiesa di San Giuseppe a Nicotera (VV)



di Maria Lombardo


Quest'anno la festa di San Giuseppe, Santo Patrono di Nicotera, è “caduta” proprio in Quaresima ragion per cui ho deciso di ricordare questa importante festa raccontando qualcosa di particolare. La Chiesa di San Giuseppe è una delle più belle e antiche della città, effettivamente prima di essere dedicata al Patrono di Nicotera era intitolata a San Sebastiano. La Chiesa di San Sebastiano con ospedale e cimitero sorgeva nel quartiere Palmentieri. La fossa tombale a gocciolatoio oggi è in una proprietà privata. Questa chiesa è quella architettonicamente più interessante, il cui impianto tipologico è costituito dalla rotazione di 5 cerchi, cupola costolata, volte a botte e crocera. Gestita dall'universitas cittadina al suo interno vi è un bellissimo altare policromo del 400. In pochi sanno che l'altare maggiore ubicato nella Chiesa del Patrono di Nicotera San Giuseppe, proviene dalL'ex Convento di Santa Maria delle Grazie. E che dai numerosissimi documenti tratti dagli archivi nostrani si può evincere che il Convento delle Grazie comunque era attivissimo fino alla fine del '700 e che i frati avevano predisposto restauri e migliori agli altari, tra cui questo che oggi si trova a San Giuseppe. Tutto avvenne col tremuoto del 1783 l'ex convento delle Grazie venne irrimediabilmente lesionato a tal punto che i suoi abitanti si trasferirono in due baracche, ragion per cui tutto il patrimonio del sudetto convento passò alla Cassa Sacra. Il Vicario Capitolare di Nicotera ostentando tutto il suo potere ottenne che parte di quel patrimonio venisse assegnato alla Cattedrale che era in ricostruzione. Così assieme a molti arredi sacri anche l'altare fu assegnato alla Cattedrale. Intanto secondo vicessitudini ed il volere di Mons. Coppola quell'altare venne montato nel presbitero della Chiesa di San Giuseppe. E' chiaro che prima il sisma poi il trasporto e successivo montaggio lesionarono il prestigioso altare. Postumo al sisma venne rinvenuto un elemento in marmo bianco con tarsie di colore policromo del secolo XVI, parte dell’altare monumentale, oggi nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, ma già nella chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie dei Padri Osservanti. Il reperto, eseguito nel classico stile detto francescano, è opera della Bottega marmorara di Antonello Gagini di Messina, cui era stato commissionato dal Beato Paolo da Sinopoli, in quel tempo, dimorante a Nicotera.Furono aggiunti stucchi nell'edicola del festigio e nelle porte laterali eliminate invece le nicchie che contenevano l'Imago del Gagini. Il Fondo Cassa Sacra conservato all'ARCZ Distretto di Nicotera dice:” nella Chiesa medesima esistono sei cappelle di stucco con colonne(...) al fondo del presbitero esiste l'altare maggiore di marmo con quattro colonne (..) et ancora in maiori altari adest Imago marmorea (…) cum Iesu puero(...). Inoltre l'inesperienza dei maestri convocati utilizzarono dei pezzi tardo-barocchi che stonavano con l'insieme. In più diedero sfogo alla loro immaginazione con fiori e foglie.L'altare appare oggi rivestito di marmi policromi sorregge una nicchia che era della Vergine del Gagini oggi custodisce il gruppo scultoreo del Santo Patrono. Non mancano le decorazioni zoomorfe e le foglie di acanto, dopo le 4 colonne troviamo posizionato l'effige dell'Immacolata. Elementi intarsiati, ovali riempono l'intero altare e ricoprono le colonne. Dagli studi condotti non è stato possibile capire quale bottega lo scolpì la paternità oscilla tra una bottega locale ed una siciliana. Effettivamente molti altari delle chiese più del panormita e del messinese sono uguali nello stile come nei materiali a quello presente a Nicotera.Famosa fu la diffusione della tarsia “ opera liscia di mischio”. La data di committenza è del 1715. Tanto per la cronaca l'altare di San Giovanni Threstis a Stilo è somigliante a quello Nicoterese. Assieme all'altare è stato condotto nel tempio uno stupendo acquasantiero di marmo bianco che porta lo stemma del Vescovo Resta ASCZ fondo Cassa Sacra, Liste di Carico, Distretto di Nicotera, b.13 volume 38,ff. 33-48. G. Scamardì Nicotera Concattedrale di Maria S.Assunta, in (Valtieri ed), Cattedrali di Calabria, Gangemi Roma 2002, 90-100. Atti relativi alla costruzione della Cattedrale di Nicotera, ff. 1-46.

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