Codice Romano Carratelli La provincia di Vibo Valentia, la Costa degli Dei un lembo di terra bello ricco di tradizioni e cultura.
di Maria Lombardo
Nelle mani del Dott. Domenico Romano
Carratelli personaggio colto di una Vibo di altri tempi dove regnava la cultura
vi è il famoso Codice che oggi porta il suo nome. Proprietario di una cospicua
biblioteca di titoli antichi, una meraviglia da vedere e perchè no toccare con
mano. In 99 pagine di antichità e stupore vi sono notizie inopinate sulla
realtà delle torri costiere che devono indurre i ricercatori a rivedere le
proprie tesi. Il tutto descritto con disegni in acquarello. Gli acquerelli, che
vi figurano a mezza pagina, sono tracciati con colori naturali, sono di fattura
pregevole e la gran parte di essi presenta un testo illustrativo in elegante
grafia cancelleresca dell’epoca facilmente leggibile. Una carta di ottima
qualità ha permesso oggi di poter ammirare questo gioiello. Perché il
manoscritto, purtroppo anonimo e senza data, non è soltanto uno sterile elenco
redatto da un generico visitatore, e per fini meramente statistici: esso,
infatti, fu sicuramente opera di un tecnico (ingegnere o architetto), esperto,
appunto, di architettura militare, inviato a prendere visione di un sistema
talmente strategico, da imporre probabilmente la gelosa custodia in tutta
segretezza della relazione finale scaturita. Possiamo comunque ribadire che
redigere il Codice non fu esperienza agevolata lavoro lungo e difficile
condotto in loco con grande professionalità ed assoluta precisione.Si può
ragionevolmente pensare che il Codice, miracolosamente riapparso dopo oltre
quattrocento anni, sia rimasto ignoto in quanto copia unica e secretata dal
Governo Vicereale per motivi di sicurezza dello Stato. La mia impressione tanto
quanto il mio parere da studiosa è questa!. Certamente la mole di notizie è
immensa esso rappresenti il più attendibile e preciso elenco di opere
realizzate a quella data oggi in circolazione, vi si trovano preziose
informazioni su dimensioni, stato delle strutture, armamenti, personale di
custodia ecc., di ogni singola torre della Provincia di Calabria Ultra, a
partire, cioè, dal Crotonese e finendo all’area Reggina. L'opera manoscritta
non contiene solo stampe di torri ma scorci panoramici tipo piazze come Tropea,
Bagnara, Reggio, Nicotera ricorda persino quando a Capo Colonna vi erano due
colonne, tratti costieri e perchè no anche eventuali posti per edificare nuove
torri. Tuttavia per gli amanti della storia e dello studio come me, non è dato
sapere nulla sull'autore del manoscritto che secondo gli studi di Teresa Saeli
venne scritto tra il 1596 ed il 1600. Adesso, si può tramandare la storia della
Calabria com’era, prima delle innovazioni, degli sconvolgimenti tellurici e dei
disastri naturali che l’hanno sconvolta nel corso dei secoli. In questo libro,
rivive la storia di un passato che non conoscevamo. E’ questo il suo valore “.
Oltre all’idea Unesco, c’è anche un percorso, appena iniziato, come ci anticipa
Mimmo Romano Carratelli, per rendere fruibile alla comunità calabrese e
internazionale Il Codice manoscritto e acquerellato. La stampa in più copie, di
questo esemplare, sarà il primo passo per diffonderne la conoscenza. AD MAIORA
CALABRIA.
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!