I funghi della Sila! È il momento giusto di raccoglierli
di Maria Lombardo
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I monti della Sila lambiti dal lago Cecita dall’Ampollino è un meraviglioso
posto dove vengono custoditi borghi di una bellezza unica , dalla Fossiata al
Villaggio Mancuso, da Camigliatello a Palumbo Sila, da Bocchigliero a Petronà,
tutti posti che vale la pena visitare. Boschi secolari abeti, pini, faggeti e
castagni che custodiscono il Re della Sila. Tranquilli non parlo di un brigante
ma del fungo. La nostra regione per la sua orografia ed il suo manto boschivo è
terra di fungo un po’ ovunque Sila,Serre, Aspromonte ma in queste ultime zone
le specie sono limitate, la Sila invece gode di maggior scelta!Custodito tra
questi boschi fittissimi e giusta umidità creata dal microclima temperato tra
estate ed autunno favorito dai molti laghetti nei dintorni. Sono 3000 i funghi
che crescono in Sila ma attenti a saperli riconoscere. Una risorsa naturale non
indifferente e gustosissima che soddisfa l’economia delle comunità montane che
li raccolgono e poi le trasformano a secondo dei gusti. Apprezzatissimo in
cucina il fungo della Sila posso confermarlo non solo da calabrese ma per aver
partecipato a qualche sagra del fungo. Grazie alla abbondante presenza, i
funghi in Calabria sono molto utilizzati nella cucina, molti sono i piatti a
base di funghi assaporati nella ristorazione calabrese, ed allo stesso tempo la
lavorazione del fungo come prodotto tipico ha una grossa importanza. Tra i più
famosi usati nelle pietanze citiamo funghi calabria il Lactarius delicius,
detto "Rossitto o rosito", poiché possiede un colore rosato, che
viene cotto arrostito sulla brace con aglio e pancetta. Altri funghi poco
comuni quali: Mazza di Tamburo, Macrolepiota procera, cresce a fine
estate-inizio autunno, ai margini e nelle radure dei boschi di latifoglie ed
aghifoglie, ed è specie comune e abbondante. Il cappello con forma a ombrello,
presenta decorazioni squamose da biancastre a marrone-grigiastre, larghe, regolari
e persitenti. Le lamelle sono fitte, larghe, ventricose, facilmente separabili
dal cappello, da bianche a bianco-crema, a sfumature rosaceo-brune quando è in
maturità. La carne è bianca e immutabile, con odore lieve di nocciola e sapore
grato. I "Vavusi", crescono in pianura, sotto le conifere.
Indubbiamente meno pregiati del porcino, ma sono comunque ottimi funghi da
consumare in vari modi. I Porcini, si raccolgono da settembre a novembre, ma
soprattutto in agosto. Il porcino silano ha un inconfondibile profumo che
svanisce poche ore dopo la raccolta.Il Porcino silano è il fungo più conosciuto
e più esportato. Inoltre consiglierei di continuare a visitare le nostre
montagne proprio in questo periodo e godere non solo di paesaggi mozzafiato e
godere di una cucina locale unica al mondo.
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