Il sistema antisismico Borbonico e le grottesche storie di decreti mai esistiti!
di Maria Lombardo
Cataclismi
di due secoli fa e cataclismi di oggi! Drammi terribili di una nazione che
poggia su faglie ballerine. Ma inventarsi decreti reali sotto i Borbone è
grave! Una cosa è sicura mi sono messa alla spasmodica ricerca di tale
“prezioso” Decreto ma ahi me non si riesce a trovarlo. In realtà studi alla
mano successe questo, 5 febbraio 1783 tutta la Calabria Ultra da Crotone a
Reggio venne cancellata dalla furia delle natura. Tempestivo Ferdinando IV
intervenne con la scusa delle “paterni cure” ed inviò studiosi e un “team”
guidato dal Pignatelli per pianificare la ricostruzione. Ricostruzione che
sfociò nel vampirismo della Cassa Sacra ed in preghiere copiose dei Capitoli
vescovili alla corte di Napoli, per sollecitare la ricostruzione emblematico il
caso Nicotera. Effettivamente per la “ straordinarietà” del caso ne discuterò
in separata sede in modo che l'orda barbarica neo meridionalista possa capire
che la storia è una scienza.Tra gli studiosi vi fu La Vega che escogitò una
normativa, insomma mise nero su bianco un trattato, un libro con una serie di
bozze che sarebbe servito agli ingegneri futuri! Insomma il Decreto sbandierato
nei blog nei borbonici non è mai esistito un po' come quel loro famoso Decreto
sulla differenziata. Il sovrano chiedeva solo ai proprietari di botteghe di
ripulire i propri usci. Ma facciamo parlare la storia ed i dati, La Vega notò
che alcune casa in Calabria possedute dai ricchi possedevano una sorta di
intelaiatura “ossatura di grossi travi ...legati con travi trasversali”. Studio
non decreto e lo si può desumere dall'opera Riedificare contro la storia. Una
ricostruzione illuministica nella periferia del Regno Borbonico Gangemi Napoli
dove Aricò e Milella spiegano che se il modello delle case baraccate fosse
stato allargato a tutti avrebbe potuto salvare molte vite. E' altrettanto noto
che il patrimonio boschivo calabrese fu davvero una mano santa si costruivano
molte baracche ed il legno si sa quando crolla non produce catastrofe e morte.
Quello che i neo meridionalisti ignorano io lo farò presente! Indicazioni date
dagli illuministi napoletani spacciati per Decreto ma indicazioni dettate da un
medico di corte il Vivenzio ad ingegneri che suppongo sapessero che le prime
indicazioni antisismiche risalgono addirittura a 80 anni prima: dopo il
disastroso sisma di Norcia del 1703, fu imposta la limitazione a soli due piani
fuori terra per le nuove costruzioni. Ammetto che i Calabresi erano già esperti
di casa baraccate, poiché nessuno poteva permettersi case in muratura se non i
potentiores locali, e dovevano rispettare certe norme. Studiando attentamente
noti ingegneri evinco che prima del tremuoto del 1783 questa casa venne
sperimentata a Lisbona detta “casa a gajola”. E se vi aggiungessi dati alla
mano era usata in diverse aree del mondo persino in Perù e Brasile ed i Romani
stessi la conoscevano bene. La Vega inventò solo il modo di riproporla in
Calabria. Dopo una serie di forti proteste per le pesanti limitazioni imposte,
con Real rescritto del 14 maggio 1853 (F. Penta, “Alcuni provvedimenti presi
dopo i grandi terremoti dei Sec. XVIII, XIX e XX”, p. 249), quindi in piena
vigenza del Regime Borbonico, le norme sismiche vennero ritirate! Ennesima
stoltezza del governo borbonico. Quando la storia diventa propaganda è un problema
per tutti!
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