Il Miracolo del Crocefisso a Rombiolo: Calabria miracolosa.
di Maria Lombardo
Siamo a Rombiolo
nell'entroterra Vibonese qui è custodito gelosamente una bellissima statua di
Gesù Crocifisso nella Chiesa di Sant'Antonio. Questo quadro venne donato da un
ricco mercante Panormita che passava per il Poro. Quel venerdì di marzo del
1643 sulla strada che da Tropea porta a Monteleone al viaggiatore siciliano
successe una cosa inspiegabile. Teatro dell'evento fu il casale di Mesiano, fu
colto da un' improvvisa bufera, che pareva volesse disperdere tutto per aria.
Il Panormita si gettò dal suo destriero tutto contuso abbattuto e persino in
ansia si mette in preghiera col suo fedele servo, pregò, a Gesù Crocefisso
affinché si movesse a pietà di loro per liberarli dalle malefiche conseguenze
quella terribile intemperie. La loro preghiera fu presto esaudita, già che
l’orribile temporale in un istante si dileguò. Un miracolo! Una tempesta di una
portata non indifferente che fece danni e poteva far disperdere il viaggiatore.
Il siciliano rimase qualche giorno a Rombiolo per riprendersi dalla sciagura.
Poi, tornato in Palermo, si ricordò del miracoloso intervento del Cristo
crocefisso e si rammentò anche di avere inteso parlare del modesto Convento di
Rombiolo, sorto come per incanto con le oblazioni dei fedeli alle falde
orientali del Monte Poro, proprio nelle vicinanze del luogo dove fu colto dal
tremendo nubifragio. Collegò i ricordi di quella sera si informò su questo
Convento e quindi commissionò una statua lignea di Gesù Crocefisso da uno dei
buoni scultori della città, e l’offrì in dono al Convento di Rombiolo. Il ricco
signore, tornò a Rombiolo con la statua del Cristo la portò in Chiesa. Nel
rimetterla espresse ai Frati espresse il desiderio che ad essa fosse dedicato
un altare a solo, e per sovvenzionare le relative spese, spedì anche alcuni
ducati che, al cambio successivo, furono pari a £ 127,50 .Con quei denari i
frati provvidero a far eseguire scrupolosamente quanto loro era stato comandato
dal genero donatore, a piena soddisfazione del voto fatto e per la grazia
ricevuta in quel tragico frangente. La storia del nostro territorio può essere
ricostruita anche con questi eventi tra leggende e realtà, ragion per cui
questo tipo di racconto ci riporta ad una Calabria unica.
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