Il pane di patate alla calabrese: un pane antico.
di Maria Lombardo
E’ un pane di “miscitura”
consumatissimo fino agli anni ‘ 50 in tutto il Sud Italia specialmente nelle
Calabrie. Oggi si produce ancora ma è
cambiato il modo di consumarlo si fa in
pitte ovoidali da mezzo chilo perché è un pane di nicchia attualmente. Un tempo
doveva riempire la pancia ragion per cui non era un pane per ricchi. Ai ricchi era riservato il pane di farine “nobili”
l’aggiunta della patata sopperiva la mancanza
la poca disponibilità di frumento, ma era suggerita anche dalla
considerazione delle caratteristiche della patata, che essendo un buon
conservante di morbidezza permetteva di cuocere il pane una sola volta alla
settimana. Originariamente il pane di patate era fatto con la farina semiscura
integrale, macinata a pietra: usando questa farina il pane risulta
oggettivamente più gustoso, autentico e anche più salubre. Vi illustro gli
ingredienti :
2 chili di farina di
grano tenero tipo 0
8
etti di patate lesse
60 g
di lievito di birra
40 g
di sale
Ecco
invece come si prepara farina e patate mescolate insieme, le patate vanno
lavate, bollite, sbucciate e poi schiacciate. Poi si aggiunge il lievito
sciolto in acqua. Olio di gomito e lavorare bene la pasta, fatelo riposare 40
minuti. Trascorso tale
tempo formate le pitte e fate lievitare ancora. Infornate, quindi, a una temperatura compresa
tra 180 e 190 °C (non oltre se volete evitare che l’amido delle patate assuma
una sgradevole colorazione nerastra). La durata della cottura varia a seconda
della pezzatura del pane e del tipo di forno: la pagnottelle sono pronte quando
appaiono dorate in superficie.
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