La funicolare di Catanzaro.
di Maria Lombardo
Uno dei primi abbonati, forestieri della primitiva funicolare di
Catanzaro fu il chiaravallese Don Vitaliano Staglianò, per dire che essa, fin
fai primi anni, era utile anche a gli abitanti di tutta la provincia che, per
vari motivi, si recavano nella città capoluogo.La funicolare di Catanzaro era
un impianto per trasporto persone di tipo funicolare, che collegava piazza
Roma, sita nell’alto centro storico della città, con il quartiere di Catanzaro
Sala, giù a valle. Il collegamento avveniva tramite la tratta funicolare detta”
tranvia automotofunicolare” funzionante dal 1910 al 1954. Era una linea
tranviaria che collegava inizialmente la stazione FS di Catanzaro Sala con
piazza Indipendenza, attraversando il centro cittadino. Successivamente venne
realizzata un'ulteriore tratta che collegava il quartiere Pontegrande, sito a
nord della città con piazza Indipendenza. Tuttavia a causa della concorrenza
della nuova tratta Catanzaro - Catanzaro Città, posta sulla linea
Cosenza-Catanzaro Lido delle Ferrovie Calabro Lucane e del taglio della tratta
che collegava piazza Roma a Pontegrande, il servizio pian piano declinò.
Nell'ottobre del 1954 un incidente dovuto al malfunzionamento di una fune
determinò la chiusura definitiva del sistema automotofunicolare. Nell'accaduto
non ci furono vittime, ma la funicolare fu sostituita dal servizio di
autovetture.La funicolare catanzarese è stata riattivata nel 1998 ricostruendo
in modo più moderno e funzionale la vecchia tratta a funicolare. Il ripristino
della funicolare venne approvato dal Comune di Catanzaro nel 1992La funicolare
fortemente voluta in passato da Marcello Furriolo, ha beneficiato di un
finanziamento di diciotto miliardi di lire stanziato dalla Regione Calabria e
voluto dall'allora presidente della Giunta Regionale Rosario Olivo. I lavori
vennero affidati ad una ditta francese e vennero completati sei anni dopo. Il
nuovo servizio, affidato in gestione dal Comune alle Ferrovie della Calabria, è
stato riaperto al pubblico esercizio il 4 ottobre 1998, dopo trentaquattro anni
di inattività e di abbandono, fino a luglio 2015. Nel settembre 2015 sono
cominciati i lavori di automazione dell'impianto per conto dell'AMC, che hanno
reso l’impianto di Catanzaro all’avanguardia dal punto di vista tecnologico: è
infatti la seconda funicolare in Italia a funzionamento completamente
automatico facendo rientrare l’impianto nella categoria di "Unmaned
Funicular", ossia Funicolari Prive di Vetturini. Il 17 maggio 2016
l'impianto è stato consegnato all'AMC; nell'ottobre del 2016 l'impianto ha
superato con esito positivo il collaudo finale da parte dell'USTIF . La
riapertura è avvenuta il 12 novembre 2016. Nel 2018 l'impianto subirà
un'interruzione del servizio della durata di circa 3 mesi, per consentire di
effettuare la revisione generale che si esegue ogni 20 anni. Molto
presumibilmente i lavori si effettueranno nel periodo estivo quando l'impianto
avrà poca affluenza. La lunghezza del tracciato è di 678,37 metri con pendenza
media del 28,14%ed un dislivello di 158,23 metri, costituito da binario unico
con scambio posto poco dopo la fermata di Piano Casa. Il tempo minimo di corsa
è di 120 secondi mentre può raggiungere una velocità massima di esercizio di 7
m/s. La potenza dei 2 motori elettrici è di 220 kW cadauno. Ogni vettura ha una
capacità massima di 70+1 persone con una massa di 10 tonnellate. La
potenzialità massima per senso di marcia è di 1575 passeggeri/ora. In tutte le
stazioni prima di accedere all'area di attesa sono presenti dei pulsanti per
prenotare la fermata intermedia, che può essere usata dagli utenti interessati.
In questo caso la corsa diverrà da diretta, a mista. La Stazione intermedia
della Funicolare di Catanzaro posta nel quartiere Piano Casa. Nel 2015/2016
sono stati effettuati i lavori di automazione dell'impianto. l'intervento ha
comportato l'installazione di telecamere per monitorare il percorso, le
stazioni, e l'interno delle vetture; le immagini sono visualizzate nella sala
macchine della stazione a monte, dov'è presente il pulpito dell'impianto per
l'attuazione del telecontrollo. All'interno delle vetture sono state installate
delle pulsantiere per prenotare la fermata intermedia e un interfono per
eventuali necessità. Tali lavori hanno consentito di ridurre l'impiego di
personale impiegato e le spese di gestione. La stazione a valle è dotata di un
ampio parcheggio non custodito, ed è presente un capolinea dell'autolinea AMC,
dove partono i pullman diretti all'Università di Germaneto, ed al Cimitero di
Catanzaro. La stazione a monte è collegata al resto della città con corse
urbane gestite anch'esse dall'AMC, che partono e transitano dalla stazione di
monte sita a piazza Roma. La funicolare di Catanzaro faceva parte di un vero e
proprio sistema intermodale che aveva come punti cardine la metropolitana sul
vecchio tracciato della littorina, parcheggi attigui per 3000 auto,
l'adeguamento raddoppiato della 106 per raggiungerla ,la metropolitana estesa
fino a Lamezia Terme, il collegamento veloce con la zona di Germaneto, dove era
in programma la realizzazione della cittadella regionale, la sede
dell'Università, ed un grosso Mercato Agroalimentare. Ma ad oltre un secolo, di
tutto quel popò di programma si è visto ben poco.
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