La Calabria e le sue ricette antiche: “ a mustarda i vinu” dolce al cucchiaio.
di Maria Lombardo
Si
prepara in tutta la Calabria questo delicato dolce autunnale al cucchiaio. Si preparava solo in questo periodo quando c’era
mosto d’uva e frutta secca, era già ottimo così ma nelle case di un certo
tenore si aggiungeva cacao o cioccolato. Preferitelo come volete è un successo! Attenzione serve il mosto
fermentato che mescolato con lo zucchero in un paiolo veniva fatto restringere
e diveniva un budino aromatizzato con limone magari e tanta frutta secca. Il
profumo di questo dolce inebriava la via di casa e tutti piccoli e grandi lo
attendevano con ansia. Era il “dessert” dei poveri! Ecco gli ingredienti:
2
litri di mosto
80 gr.
di zucchero
130
gr. di amido o farina
80 g
di mandorle tostate
80 g
di gherigli di noce
cannella
q.b.
buccia
di 1 mandarino acerbo grattugiata
1
cucchiaio di cacao amaro
cioccolato
fondente q.b.
Vengono bolliti 2 litri di
mosto con 80 grammi di zucchero, che dovrà essere ridotto sul fuoco lentamente,
finché si ridurrà della metà mediante lenta evaporazione. Lasciate raffreddare
e conservate in frigo per preparare la mostarda su ogni litro di mosto ridotto
servono 90 grammi di amido. Ora vanno preparati “i conzi” tostare la frutta secca, versare il mosto in
una ciotola mescolate i 90 gr di amido o farina, il cacao e mescolate bene con
una frusta. Versate il tutto attraverso un colino, così si evitano grumi, in una
capiente pentola, aggiungete il rimanente mosto, la cannella e la buccia del
mandarino grattugiato, mescolate accuratamente e porre sul fuoco. Di nuovo il
mosto così preparato va fatto bollire fino a quando la mostarda non avrà
raggiunto la giusta consistenza di una crema addensata. A cottura ultimata,
fuori dal fuoco, aggiungete una parte di mandorle e noci tostate intere e
lasciate raffreddare.
La
mostarda si conserva in frigo per circa 2/3 giorni.
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