Nell'alto Jonio Cosentino si preparano dolci antichissimi: le fave dei morti.




di Maria Lombardo


Per la Commemorazione dei Defunti nell’alto Jonio Cosentino si prepara un dolce “sui generis” chiamati fave dei morti il cui ingrediente principale  è la mandorla. Ma perché si chiamano fave dei morti semplicemente perché un tempo si facevano con le fave. Le fave erano conosciutissime come sacro ai morti già nella Magna Grecia, per via delle sue lunghe radici che costituivano un legame con l’aldilà e dei suoi semi, che come anime dei defunti, giacevano nei baccelli. Un dolce molto antico dove le fave sono state permutate con le mandorle. Ecco gli ingredienti:
150 g di mandorle non pelate
1 uovo
100 g di zucchero
100 g di farina 00
la buccia di mezzo limone
20 g di burro
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 cucchiaino di lievito per dolci

La preparazione è davvero semplicissima le mandorle vanno sminuzzate nel mortaio oggi per tempo si usano mixer e “ company”aggiungete la buccia del limone grattugiata, lo zucchero e mescolate bene. Ora aggiungete uovo, il burro, la cannella, la farina e il lievito e mescolate ancora, la pasta deve essere soda quindi tenetela vicino. Attenzione la pasta non deve appiccicare fate dei bastoncini e tagliateli a pezzi come grossi gnocchi, dandogli una forma tondeggiante. Metteteli su una teglia a 150-70 gradi per 20 minuti . Fatele riposare qualche minuto in forno  si consumano bene con un digestivo e possono essere conservate per un mese.

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