Calabria storico-letteraria: Torre Crawford. San Nicola Arcella (CS)


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di Maria Lombardo-
Inutile dire che per conoscere e raccontare la Calabria non basta solo lo studio che deve essere quotidiano ed attento, ma la Regione deve essere”praticata” ossia visitata ed ammirata. Per Viviamo la Calabria oggi vi parlo di un posto magnifico per bellezze naturali ma anche storico culturali, siamo alla torre vicereale di San Nicola Arcella, ribattezzata Crowford per i soggiorni letterari di Francis Marion Crawford. Poeta e scrittore americano che per 25 anni scelse la torre come il suo “ buen retiro estivo”nato a Bagni di Lucca nel 1854 si trasferì a Sorrento dal 1855 fino al 1909. Mente fervida e prolifica è stato riscoperto negli ultimi anni e rivalutato con numerosi convegni. Autore di avvincenti libri del terrore che scrisse dopo la sua brillante carriera universitaria in giro per il mondo. Il suo primo romanzo è ‘Mr. Isaacs’, un brillante ritratto della vita di un inglese in India mescolato con elementi di mistero e di orientalismo romantico. Il libro ebbe un immediato successo! Seguirono poi ‘Dr. Claudius’ (1883). Famosi anche i romanzi ‘Corleone’ (1897) primo romanzo sulla mafia e ‘La strega di Praga’ (1901) un gotico di grande effetto. Scrisse in tutto 45 romanzi e anche numerosi saggi storici e opere teatrali. Amò molto Sorrento che la conobbe nel viaggio di nozze e vi rimase a vivere. La sua villa a Sorrento esiste ancora ma torniamo alla Torre di San Nicola Arcella. Edificata durante il viceregno spagnolo da Carlo V per difendere le coste dagli attacchi turcheschi, situata sopra un contrafforte per scrutare e proteggere la baia. L’alta scalinata che porta al primo piano e al secondo piano della torre rappresenta uno degli elementi più importanti di tutta la costruzione. I blocchi di pietra lunghi circa 50 cm e larghi 20 cm, sono sorretti da due grandi archi sovrapposti. Il primo arco immette nel primo piano, il secondo arco immette nel secondo piano. Sopra la torre, il terrazzo serviva per comunicare e avvertire le altre torri di vedetta su eventuali incursione e ciò avveniva tramite grandi falò. Per 25 anni come detto in calce passò le sue vacanze lo scrittore americano che compiva splendide incursioni con la sua barca a vela. Fu per il mare che si innamorò di questo lembo di Calabria e come dargli torto, mare cristallino spiagge meravigliose. Ma su ogni cosa notò la torre Saracena . “La torre si erge solitaria su questa porzione di roccia ad uncino e non c’è casa che si possa scorgere nel raggio di tre miglia,… quando la abito mi accompagno a due marinai uno dei quali è un discreto cuoco e quando sono via la lascio in custodia ad un piccolo essere dalle fattezze simile a quelle di uno gnomo che in passato era un minatore che mi si affezionò molto tempo fa…”: così lo scrittore descriveva la torre nel racconto ‘For the Blood is the life’. Questo racconto di vampiri era ambientato nella torre di San Nicola Arcella! Crawford decise di rendere torre e fece tracciare un viottolo che gli consentiva anche di visitare il luogo sulle tracce di vestigia medioevali. Quel distinto signore sapeva parlare benissimo il calabrese. Anche i periodi trascorsi da Crawford a San Nicola Arcella sono ora oggetto di studio per una più precisa ricostruzione della sua vita e delle sue opere. Ora la torre dopo aver cambiato parecchi proprietari ed aver rischiato di diventare un club nautico ed un ristorante, è di proprietà dei signori Calia di Napoli che hanno presentato un progetto per trasformarla.

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