Nicotera Marina (VV) il dimenticato monumento all’Immacolata

di Maria Lombardo
La Marina di Nicotera unita alla città (Nicotera)per una via acciottolata fatta nel 1760, è un ridente villaggio folto di casine ben fabbricate e con disegno tale, che formano delle strade ben larghe, regolari, e dritte. Vi si gode aria temperata e balsamica, profumata dai fiori di aranci de’ prossimi giardini. La Chiesetta della Parrocchia fu riedificata nel 1800 per cura del Sacerdote Giovanni De Luca. Che fu poi Cappellano dei Cannonieri della Real Marina in Napoli. Un Nicoterese dimenticato ma appezzato a Napoli per le sue doti di umiltà. A causa del suo lavoro come cappellano presso la marina militare delle Due Sicilie portò sempre un ricordo particolare verso marinai e pescatori che spesso vide perire per mali sconosciuti. Questi avendo fatto a sue spese un altare di marmo, a sue spese volle scritta a piè di esso altare la seguente Epigrafe:IOANNES DE LUCA FECIT AN. 1800 HOC TEMPLUM, ET ANNO 1832 ALTARE AEDIFICAVIT. Si spiegano molte cose anche su questo monumento dedicato all’Immacolata che andrò a narrare. Il tempio della Marinata fin dal principio venne dedicato all’Immacolata Concezione Patrona del Regno delle Due Sicilie e veniva venerata una meravigliosa statua lignea come oggi!. Una statua rinvenuta nello specchio di mare di fronte Nicotera. Fu sempre sotto l’illustre sacerdote locale che divenne Parrocchia ma rimase sempre la chiesetta dei pescatori. Il monumento posto nella piazza della Chiesa passa inosservato anche ai locali ma rappresenta un tassello storico fondamentale per la Città e senza ombra di dubbio va valorizzato e ricordato dai cittadini. Un monumento posto al centro della piazza in marmo bianco che porta inciso una supplica alla Vergine Immacolata patrona della Marinata, supplica che il parroco De Luca pone ai piedi della Madonna sia il villaggio che i suoi abitanti:i pescatori. Tuttavia i pescatori di Marina non sono dei marinai “solcatori dei 7 mari” sono pescatori che usufruiscono della fauna ittica locale per sfamare la famiglia. Pescatori che gravitano nei mari locali ma essendo il De Luca assurto a elevate postazioni pone una supplica che investe la figura del marinaio e del pescatore in tutte le sfaccettature. Allo studioso attento che si sofferma a leggere questa supplica rigorosamente scritta per l’Immacolata di Nicotera Marina non sfugge la frase:” proteggi i nostri marinai dalla lue”. Malattia molto pericolosa questa lue o meglio conosciuta come sifilide che era la patologia che colpiva maggiormente i marinai. Portata in Europa dai marinai di Cristoforo Colombo e da quel momento attribuita solo ai marinai. Dalle mie interviste in loco presso i pescatori ormai anziani risulta che nelle nebbie del tempo non ricordano casi di questa malattia tra i pescatori della marinata. Il caso su questa frase si infittisce ed allora sono i dati storici a parlare, dati desunti in calce e che portano alla ribalta la figura di questo prete noto a Napoli e dimenticato in “patria”che si impegnò con opere monumentali a ricordare la sua chiesa dei pescatori. Studiamo ed amiamo di più Nicotera specie in questi tempi di forte disagio culturale e sociale.

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