Goduria tutta Calabrese “a citrata” la buonissima conserva di cedro
di Maria Lombardo
Una ricetta che in “tandem” veniva e viene fatta tra Calabria e Sicilia. Terra di limoni e agrumi in genere e di tutte le varianti che si possono creare con queste meraviglie della natura. Non è una marmellata neppure una confettura! La conserva di cedro è una antica ricetta della tradizione pasticcera siciliana e calabrese legata a questo particolare limone dal gusto dolce e delicata. La coltura di questi alberi in Sicilia e Calabria è arrivata grazie all’immigrazione ebraica ed alla spinta introduttiva di Federico II che li favorì in Calabria. Per quel popolo rappresentava un elemento essenziale per la festa dei Tabernacoli e per le loro feste religiose. Nel 1600 questa coltura era specifica in Calabria, ciò nonostante il cedro veniva coltivato anche in Puglia, in Campania e in Sicilia. Con la dominazione spagnola questo frutto fu quasi estinto per l’intolleranza degli spagnoli alla religione ebraica.Oggi rimane in Sicilia qualche isolata cultura dove i contadini, organizzati in cooperative, riescono a commercializzare questo prodotto ed una buona parte della produzione è destinata alla produzione pasticcera dell’isola. Mentre in Calabria la Riviera dei Cedri è molto rinomata. In Calabria il cedro è molto diffuso nella pasticceria ed in particolar modo per confezionare canditi e la conserva per farcire dolci che si prestano a questa gustosa guarnizione e che protagonista della nostra ricetta.
Ingredienti: 1 kg di cedri 800 grammi di zucchero Mezzo bicchiere d’acqua Cannella Procedimento: Bucherellate i cedri aiutandovi con una forchetta e metterli in acqua per almeno due giorni, avendo cura di ricambiare spesso l’acqua. Trascorso il tempo sgocciolarli, asciugarli, grattugiarli ed eliminare i semi. Depositare in un tegame e mettere sul fuoco a fiamma bassa. Unire lo zucchero, l’acqua e la cannella polverizzata. Con un cucchiaio di legno mescolare continuamente fin quando il composto si addensa. Togliere dal fuoco e depositare in vasetti di vetro sterilizzati. Tappare e poggiare su di un piano i vasetti capovolti per almeno mezz’ora (si crea così il sottovuoto) quindi rigirarli e conservarli al buio e all’asciutto. Questa si che è una delizia del passato!
Commenti
Posta un commento
Dimmi cosa ne pensi!