Limbadi (VV) il “miracolo” del sangue di San Pantaleone, Calabria ancestrale
di Maria Lombardo
Ogni anno il 27 luglio, a Limbadi ridente paesello del Vibonese accade qualcosa che fa gridare al “miracolo” che fa convergere a Limbadi migliaia e migliaia di pellegrini e scettici con lo scopo di assistere allo scioglimento del sangue di Pantaleone di Nicodemia. La Chiesa matrice dedicata al miracoloso Santo medico e martire è gremita in un’ampolla è custodita gelosamente una sostanza di colore scuro che la leggenda narra essere il sangue raccolto durante il martirio del cristiano San Pantaleone agli inizi del IV secolo d.C. Narrano le cronache locali e non che in questo giorno che si ricorda la data del martirio del Santo il sangue cambia aspetto e sembra sciogliersi senza alcuna apparente causa fisica. Le autorità ecclesiastiche locali accreditano l’ipotesi dell’intervento soprannaturale e parlano apertamente da secoli di miracolo. Il giovane cristiano venne decapitato ed il suo sangue raccolto e venerato ed ecco che i Bizantini in fuga dall’Oriente portarono il culto da noi. La sostanza definita sangue di San Pantaleone è contenuta in un’ampolla di vetro e la riempie per metà del suo volume; ad un’attenta osservazione appare suddivisa in quattro strati eterogenei. Di tutti, il terzo strato è quello direttamente coinvolto nella liquefazione, quando appare di color rosso rubino invece che opaco; lo strato superficiale, invece, sembra avere la consistenza di una sostanza grassa, e durante il miracolo assume un aspetto schiumoso. La stessa cosa per la cronaca succede a Ravello nello stesso giorno anche il sangue custodito nel Duomo di Ravello “svolge lo stesso itinere” dell’ampolla di Limbadi. Il fenomeno della liquefazione del sangue durante il suo festeggiamento il 27 luglio di ogni anno, avviene nelle seguenti chiese: Ravello, Limbadi, Montauro, Vallo della Lucania e Monasterio de la Encarnación a Madrid, a Roma nella Chiesa di S. Maria in Vallicella; a Venezia nella Basilica di San Marco; a Lucca nella Chiesa di S. Maria degli Orlandinghi; a Napoli nella Chiesa di S. Gregorio Armeno.a Lanciano nella Chiesa del Purgatorio; nella Cattedrale di Amalfi. Ora però vediamo nello specifico cosa succede a Limbadi il sangue prima della Messa mattutina del 27 non può essere manipolato, è il parroco che prende la reliquia e con un solo movimento fa si che il sangue si sciolga e rimane così per 24 ore. E’ una gestualità carica di pietas popolare e lo contraddistingue anche dallo scioglimento del sangue di San Gennaro che si scioglie dopo vari tentativi. La preziosa reliquia era in precedenza proprietà dei Saladino che la donarono alla Chiesa nel 1996 fortificando il culto del Santo Medico. “ U Santu è miracolosu” dicono i Limbadesi e miracoloso lo è davvero durante la sua decapitazione, Dio volle che ci fosse un ultimo grande miracolo, che ancora si rinnova ai giorni nostri. L’ascia del carnefice, usata per la decapitazione, divenne molle come se fosse di cera e dal suo corpo esanime sgorgò latte misto a sangue. L’albero di ulivo, dove il Santo giaceva, rinverdì all’istante e si coprì di frutti, mentre i fedeli presenti raccolsero il sangue del Santo e lo riposero in un’ampolla Fino al 970 la salma di san Pantaleone restò in Nicodemia per poi essere traslata e divisa in numerose reliquie.
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