LA SPIAGGIA DEI GIGLI un suggestivo angolo di Calabria a Capo Rizzuto (KR)
di Maria Lombardo
Angolo suggestivo e mozzafiato di Calabria. Siamo a Capo Rizzuto sulla spiaggia dei gigli! Mare turchese, sabbia finissima color dell’oro, scogliere alte e scoscese che si stagliano contro l’azzurro intenso del cielo, formazioni rocciose scenografiche e vegetazione selvaggia. E’ questo il paesaggio che vi aspetta !!! Non si può in questo fine luglio non presentarvi una spiaggia così che custodisce una rarità senza precedenti, qui crescono rarissimi gigli marini che si possono scorgere tra le dune di sabbia. Ma solo attraversando il piccolo sentiero che si trova in salita, ai lati della spiaggia, si potrà godere di un luogo solitario, unico; una minuscola caletta baciata dal sole, dove regnano la pace e il silenzio. Cespugli di timo,ginepro e filliree colorano il paesaggio e lo riempiono di profumi un posto da visitare ma da tutelare. A primo impatto sembra una spiaggia come tutte le altre vicino al secolare sovereto appare un chiosco per accogliere nelle pause i turisti ma più in là tra pace e macchia mediterranea c’è un sentiero che porta alla suggestiva caletta. Un angolo di paradiso nel sud Italia, un luogo imperdibile e bellissimo, la perla della Calabria che aspetta solo di essere ammirata e goduta. Ma ora scopriamo insieme cos’è questo giglio marino è il Pancrazio. Per la cristianità appare in mano a San Giuseppe e Sant’Antonio in Calabria era il fiore di Hera , la dea protettrice delle donne e della fecondità, venerata nei nostri territori in epoca magno greca e del cui maestoso tempio vi è ancora traccia a Crotone. Si narra che Giunone allattava al seno il piccolo Ercole per renderlo immortale ma
questi succhiava con troppa foga e da alcune gocce cadute siano nati questi fiori proprio durante i periodi in cui la Calabria è arsa dal sole. E’ un fiore raro, da tempo specie protetta in alcune regioni, che nella Calabria poco urbanizzata e cementificata trova ancora l’habitat ideale sia sulle coste tirreniche che joniche. E’ un giglio a tutti gli effetti di color bianco. Uno dei fiori più antichi che simboleggia la purezza.L’origine del nome deriva dall’unione dei termini greci pan (tutto) e krátos (forza), perché nell’antichità questa pianta dai contenuti alcaloidi potenti, ora considerata tossica, era utilizzata in medicina. Il Pancrazio è una pianta perenne alta circa cinquanta centimetri, passa l’inverno nella sabbia sotto forma di bulbo e il suo splendido fiore produce una capsula contenente semi di colore nero dalla disseminazione molto particolare detta «idrovora», cioè che avviene tramite l’acqua delle onde marine.
Insomma è un fiore sacro!
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